Compiliamo una breve storia della Casa Editrice B.E.A., avendo
sempre come punto di riferimento la relativa scheda presente nel catalogo
Mencaroni-Valtolina, da cui proverranno le citazioni virgolettate di
cui non viene dichiarata esplicitamente la fonte.
«l'unica casa editrice a reggere con continuità,
per tutto l'arco degli anni '50, il confronto con la concittadina
Lampo, sua concorrente. Essa opera sul mercato già alla fine
degli anni '40 con una copiosa produzione di serie di figurine sportive
[...] distribuite in prevalenza nelle cartolerie, verranno solo in parte
raccolte in album [...] A partire dal 1950 l'editore si orienterà
decisamente verso il settore didattico, che diventerà il suo
marchio distintivo, con una produzione di gradevole fattura ed un
apprezzabile sforzo a livello di fantasia progettuale».
Insomma, dopo le prime escursioni in campo sportivo, le
figurine B.E.A. cercarono di realizzare concretamente il principio
pedagogico del ludendo discere . Non c'è dubbio in effetti
che molti ragazzi cresciuti negli anni '50/'60 abbiano imparato la storia,
la geografia, la zoologia, etc., e continuino a rammentare certe notizie
ancora adesso, più attraverso simili album di figurine, che non
attraverso i libri di scuola.
Gli album della B.E.A., sigla che significa semplicemente "Buste Ed Affini", furono realizzati in prima persona dal fondatore della casa editrice, Rag. Giuseppe Rizzi, con il solo prezioso aiuto della Sig.ra Rizzi, stando a quello che ci scrive una delle figlie, la Dott.ssa Maria Teresa Rizzi, avvocato in Milano.
«E' con vivo piacere che ho letto nelle pagine del
vostro museo i riferimenti, ed i commenti, all'attività cui
nostro padre - ho infatti anche una sorella maggiore - ha dedicato
con amore e dedizione gli anni della nostra infanzia. Ho ancora un vivo
ricordo del lavoro di mio padre e, quando a casa prolungava la sua attività,
delle serate durante le quali prendevano forma le nuove pubblicazioni,
dalle bozze dei disegni e dei testi, alle opere complete prima di essere
passate alle stampe ed alla distribuzione, in tutto questo coadiuvato,
oltre che da esperti collaboratori, da una moglie sempre attenta a fornire
il parere personale nell'ambito della cultura. Come non dimenticare poi
il coraggio e l'entusiasmo da lui profuso nel coltivare questa bellissima
idea, nonché l'aspetto didattico cui nostro padre dedicava un'attenzione
particolare: così i bambini divertendosi muovevano i primi passi
nella storia, nella letteratura, nelle scienze. Di tanto in tanto alcuni
quotidiani o periodici si occupano dell'argomento, e, al presente, ho
stabilito un contatto con persone del settore disponibili a rivalutare
le figure e le opere di questi imprenditori che hanno coniugato, con fantasia
e dedizione, cultura e diletto».
Ecco la produzione B.E.A. così come essa è
stata ricostruita da Mencaroni e Valtolina, tenendo conto che diversi
album non riportano una data, e sono quindi di difficile collocazione
temporale. Per maggiori ragguagli si rimanda al menzionato indispensabile
catalogo.
Albo per le figurine sportive - Stadio, 1949
Albo Premio Gool Sport, 1950
Campionato di Calcio Fotocolor, 1950.
Popoli Continenti Costumi, 1950
Monete di tutti i tempi, 1951
Album del Filatelico, 1952
Le Regioni d'Italia, 1953 (regioni settentrionali)
(un annunciato secondo album dedicato alle regioni centro-meridionali non sembra essere mai uscito)
Le Regioni d'Italia, 1954 (qui sono rappresentate tutte le regioni italiane)
Il mondo sul quale viviamo, 1955
Cielo e Terra, 1956
La nostra bella Italia, 1957
Europa patria comune, 1958
Ruote Vele Ali, 1958
Numeri che divertono, 1959
Il mare, 1960
1861-1961 Centenario dell'Unità d'Italia, 1961.
Nella precedente versione della presente scheda, si proseguiva
citando il catalogo Mencaroni-Valtolina a proposito della cessazione
dell'attività della casa editrice B.E.A.:
«l'album [del centenario] rappresenta l'autentico canto del cigno per la casa editrice, la cui ragione sociale ritroveremo in seguito solo su l'albo "L'Italia ieri e oggi" che recherà la doppia firma B.E.A./Album dell'Arte».
In effetti verso la fine degli anni '50 «l'editore darà
[...] il via ad una produzione parallela con la nuova ragione
sociale "Album dell'Arte"».
Orbene, tale conclusione va corretta in conformità a quanto testimoniato da Giuliano Thiella, figlio di Bernardino Thiella, il fondatore della casa editrice Album dell'Arte! Abbiamo ricevuto una sua graditissima lettera (integralmente riportata in appendice) che fa il punto della situazione, e quindi aggiorniamo la scheda lieti di aver potuto precisare un nuovo tassello della storia che ci sta a cuore!
Anche gli album delle Edizioni Album dell'Arte continuano invero
ad essere apprezzati da tutti i collezionisti, e ne forniamo
quindi l'elenco, dopo una breve illustrazione generale ripresa
ancora una volta dal catalogo Mencaroni-Valtolina, che andrà convenientemente
corretto laddove necessario (vedi la frase che riportiamo in rosso).
«La "Album dell'Arte" entra in scena verso la fine
degli anni cinquanta, realizzando una raccolta su cui compare anche
la ragione sociale "Marvi". Detta casa editrice
è erede più o meno diretta della B.E.A., con la quale,
comunque, continuerà ad operare in parallelo sul mercato per
alcuni anni. [...] Il formato e la struttura degli album, la
caratterizzazione vivacemente didattica, l'elevato standard qualitativo
delle figurine, spesso suggestive e mai banali, diventeranno un inconfondibile
marchio di fabbrica della casa editrice milanese [...] L'attività
editoriale, basata spesso su riproposizioni modificate di raccolte già
edite, continuerà fino alla metà degli anni ottanta,
quando la "Album dell'Arte" (conosciuta negli ultimi anni con il suo
acronimo "A.D.A.") cederà il passo alle Edizioni Jolly».
Arte e paesaggi d'Italia, 1957 circa
Conoscere il mondo - L'Europa, 1958
L'Italia ieri e oggi
Mondo alla ribalta
I grandi della storia
Genti e paesi
Album enciclopedico, 1966
I grandi fiumi, 1967
Le regioni d'Italia ieri e oggi, 1967
Animali del mondo*, 1969
Trasporti e educazione stradale, 1970
I grandi della scienza e della tecnica, 1971
Personaggi famosi della storia, 1972
Alla scoperta degli animali, 1973.
* Da questa raccolta in poi, sugli album della casa
editrice compare la scritta: "Per le vostre ricerche".
Ed ecco l'elenco degli album di tale casa editrice relativi al periodo autoadesivo
(dal terzo volume del catalogo Mencaroni-Valtolina):
Geomondo, 1973 (ultima delle raccolte dell'editore in grande formato)
Uomini del progresso, 1974 (una sostanziale riproposta di "I grandi della
scienza e della tecnica")
Grandi condottieri, 1975 (vedi "I grandi della storia")
Animali del mondo, 1976 (una sostanziale riproposta dell'omonimo album del
1979)
Pinocchio, 1977 (riedizione di una raccolta della Ditta Fratelli Salvo di
Savona, 1950 circa, ed in seguito riproposta dal Laboratorio Chimico Simplex,
di Gorgonzola - MI, e dalla Società Dolciaria Veneta - Sodolve)
I nostri grandi, 1978
Animali, 1979
Pinocchio la raccolta del centenario, 1981 (vedi l'album del 1977)
Animali, 1982 (ristampa dell'omonimo album del 1979)
I protagonisti della scienza e della tecnica, 1985 (una sostanziale riproposta
degli analoghi album del 1971 e del 1974)
Tutto il calcio regola per regola, 1986 (Editrice Jolly)
La vita sulla terra, 1987 (Editrice Jolly)
Pinocchio, 1988 (Editrice Jolly - ristampa dell'omonimo album del 1981, da
dove viene semplicemente eliminata la scritta "La raccolta del centenario")
Zoo stickers, 1990 (Editrice Jolly)
.
Tornando alla casa editrice B.E.A., l'attività editoriale
del Rag. Rizzi non si arrestò in effetti con il menzionato album
del 1961. Secondo quanto riferito dalla Dott.ssa Maria Teresa Rizzi: «Mio
padre dopo il 1961 [Vale a dire, dopo il bell'album dedicato al centenario
dell'Unità d'Italia, già ammirabile nel museo.] proseguì
e fece altri due album: "I promessi sposi" e "Dante Alighieri" con la
casa editrice "La Rondine"». Due album davvero belli al pari
degli altri, che abbiamo già inserito nelle nostre pagine web.
- - - - -
Appendice (9 ottobre 2008)
... consultando Internet nello spazio dedicato alla
storia degli album di figurine e delle rispettive case editrici con mia
grande sorpresa ho scoperto una macroscopica inesattezza sulla casa editrice
che mi riguarda: le Edizioni Album dell'Arte di Thiella Bernardino, azienda
individuale
regolarmente iscritta alla CC di Milano, il quale
era l'anima, l'inventore, il propugnatore delle tante collezioni che ebbero
vita con la casa editrice Edizioni Album dell'Arte.
Nella piccola casa editrice collaboravano a tempo
pieno i figli, il sottoscritto Thiella Giuliano con la qualifica di coadiutore
e, per alcuni anni Thiella Elena.
Dal 1974, per presunti grossi motivi di salute di
Bernardino, presi personalmente in mano tutta l'attività dell'azienda
e la continuai fino al 1992, anno in cui smisi ufficialmente l'attività
di Editore, dedicandomi per alcuni anni a consulenze e collaborazioni,
ed editando altre edizioni di figurine per conto e in società con
altri.
E' pertanto del tutto inesatto dire che la Edizioni
Album dell’Arte è figliastra della BEA, società che
ben conosco, cui vendemmo i diritti per la edizione della collezione:
Italia ieri e oggi, forse nel 1962-63, vado a memoria, e, che credo, cessò
l'attività molto presto, prima del 1965-66.
Ritengo pertanto necessaria una rettifica, per amore
di verità e di riconoscenza verso almeno mio padre, Bernardino
che tanto amore e cultura e coraggio profuse nelle sue collezioni.
Egli fu tra i primi a imporre la qualità delle
immagini, fin dalla prima collezione ideata, realizzata e editata con
suo fratello Mariano che aveva una stamperia, e che gli aveva anticipato
i soldi della carta e della stampa!
La collezione si chiamava : ARTE E PAESAGGI D'ITALIA
(da cui poi derivò il nome!), e mio padre, mi ricordo scelse le
foto di Alinari, una per una, andando direttamente a Firenze nell'Archivio
ALINARI a comperarle.
Non ebbe timore a scegliere oltre che foto di paesaggi,
foto che riproducevano le sculture e soprattutto i dipinti (era appassionato
e intenditore di pittura), contenuti nei vari Musei italiani.
A quella collezione seguì, sulla stessa traccia:
Conoscere il mondo: l'Europa.
Parliamo della fine degli anni cinquanta e primi
anni '60.
Lo stesso amore della qualità la dedicò
anche alle successive collezioni inventate, ricavate tutte da bozzetti
originali che faceva eseguire da pittori amici suoi, tra i migliori sulla
piazza, e che io ancora posseggo.
Per amore di verità e per dare solo delle
informazioni esatte, mi aspetto che facciate le opportune verifiche,
e correggiate il vostro sito.
Saluti cordiali.
Giuliano THIELLA