Weredo - Verdello tra etnia e storia
I toponimi sono una delle più indicative emergenze
di quanto l’accumulo storico abbia lasciato sul territorio. In alcuni
casi, specie per denominazioni di recente conferimento – e non è
certo questo il caso di Verdello - la loro interpretazione è evidente,
ma il più delle volte, quale palese segno dell’arcaicità del nome,
il senso appare impenetrabile e, poiché a imporre i nomi sono gli uomini,
ecco che, allora, siamo semplicemente di fronte alla testimonianza
linguistica di chi, nel passato, quel territorio abitò. Non si consideri
quindi eccessivo, il mio dedicare una pur sempre sommaria premessa
intesa a riassumere tale aspetto della questione perché, come poi si
vedrà, i possibili etimi di Verdello troveranno in essa plausibili giustificazioni.
Altra difficoltà nella ricostruzione degli etimi è che la forma iniziale,
trasmettendosi di popolo in popolo e di generazione in generazione,
per differenti pronunzie e altri incontrollabili adattamenti può,
nel tempo, mutare sin da non essere riconducibile a ciò che essa fu.
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Per colli e per valli - In Toscana e altrove alla ricerca del senso
di un nome
Nodi - Dall'Olimpo
al computer quantistico passando per Leonardo
... Per l'ambivalenza connessa a qualsivoglia simbolismo
il nodo può essere quindi visto sia come qualcosa che vincola, sia
come qualcosa che unisce: in altri termini, secondo un punto di vista
negativo oppure positivo.
Per il primo saranno pertanto messi in evidenza gli aspetti
malevoli di un legame che avvince in precise angustie l'essere preso
in considerazione. È quanto si riscontra nelle procedure di carattere
magico, nelle quali, tramite nodi, lacci od anelli e col supporto di
formule ed imprecazioni, s'agisce contro qualcuno e, nel contempo, viene
ad essere implicita la necessità dell'operazione opposta ossia del loro
taglio: infatti, tale e così concreto era considerato il rischio di quelle
"legature" che, in antico e presso molti popoli, per chi fosse designato
a qualche alta carica o s'appressasse all'unione matrimoniale, si provvedeva
con apposite procedure appunto a "sciogliere" gli eventuali, sussistenti
impedimenti. Ma ci si difendeva non solo contro scontati avversari umani
perché grandi insidie erano pure costituite dagli animali selvaggi, dalle
malattie, dai sortilegi, dai demoni ed infine, sempre, dalla morte.
Secondo l'altro e speculare punto di vista, il legame invece
di risultare una difficoltà appare come ciò che unisce, non solo gli
individui tra loro, ma tutti gli esseri alla loro ragion sufficiente
e, nel contempo, si presta a rappresentare la traccia che, se opportunamente
seguita, permette l'uscita da ogni contingenza per pervenire all'Assoluto.
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DE ENSE
- La spada, un'arma e un simbolo: connessioni e implicazioni
... appare evidente l'equivalenza delle funzioni militari
e giudiziarie. Equivalenza che si riproduce nella stessa configurazione
di ciascuno dei due simboli: immediatamente percepibile nella simmetria
dei due piatti eguali della bilancia e, disegnata dal senso stesso
dell'asse, nel doppio taglio della spada. Di fatto, si tratta delle
rappresentazioni di una forza duplice, ma di essenza unica: bontà e
rigore, difesa e offesa. ...
Marzo 2015
De
Libra - La bilancia, uno strumento e un simbolo di giustizia: connessioni
e implicazioni
Nel nostro lavoro sulla spada, trattando della guerra
come un atto inteso a ristabilire l'ordine violato, lo abbiamo pertanto
considerato una manifestazione di giustizia e di essa abbiamo ricordato
che la spada e la bilancia ne sono i simboli. Resta ora da approfondire
ciò che concerne la bilancia. ...
Aprile 2015
Em causam cur equus æquus est - Riflessioni linguistiche
e altre storie equine
C'è, nella lingua latina, un curioso caso di omofonia, equus / aequus, cavallo / equo, che accomuna due riferimenti all'apparenza decisamente incongrui. In merito alla ragione per la quale tale prossimità si sarebbe generata, essa, a nostro avviso, non è mai stata sufficientemente indagata. In pratica, i grammatici classici si sono sempre limitati a fare una distinzione sia ortografica, sia fonetica, di modo che fosse ben chiaro come la e di equus dovesse pronunciarsi aperta ma breve, quale si ha nel ns. ecco, mentre il dittongo ae di aequus suonasse come la e di lei o come - diremmo oggi - l'e inglese di cat, ma più aperta. ...
Maggio 2015
"... sin dai primordi della pubblicazione del libro di Felice Vinci Omero nel Baltico siamo stati consonanti con la tesi che il contesto geografico dei poemi omerici sia da porsi nel "mediterraneo" baltico e in un'epoca anteriore all’arrivo degli Elleni nelle sedi storiche. Arrivo segnato dalla cosiddetta civiltà micenea, nata dopo che, a cavallo tra il III e II millennio a. C., il crollo dell'optimum climatico fece preferire, nei secoli successivi, a molti popoli della nostra stirpe un insediamento più confortevole di quello rappresentato dall'antico. [...] adesso le ben argomentate esposizioni dell'Ing. Vinci trovano ormai accoglienza in vari ambienti accademici e godono di molte traduzioni. A nostro avviso, in questo innovativo contesto, si scorge la possibilità d'individuare il collegamento che potrebbe sussistere tra Ελικη e Helgoland / Heligoland proprio perché, da tale relazione, ben s'inseriscono e l'insularità, e la specifica collocazione geografica che ne deriva ..."
... sin dai primordi della pubblicazione
del libro di Felice Vinci Omero nel Baltico siamo stati consonanti
con la tesi che il contesto geografico dei poemi omerici sia da porsi
nel "mediterraneo" baltico e in un'epoca anteriore all’arrivo degli Elleni
nelle sedi storiche. Arrivo segnato dalla cosiddetta civiltà micenea, nata
dopo che, a cavallo tra il III e II millennio a. C., il crollo dell'optimum
climatico fece preferire, nei secoli successivi, a molti popoli della
nostra stirpe un insediamento più confortevole di quello rappresentato
dall'antico. [...] adesso le ben argomentate esposizioni dell'Ing. Vinci
trovano ormai accoglienza in vari ambienti accademici e godono di molte
traduzioni. A nostro avviso, in questo innovativo contesto, si scorge la
possibilità d'individuare il collegamento che potrebbe sussistere tra Ελικη
e Helgoland / Heligoland proprio perché, da tale relazione, ben s'inseriscono
e l'insularità, e la specifica collocazione geografica che ne deriva ...
Giugno 2015
OGIGIA ORIGINE E SIGNIFICATO DI UN NOME
[L'articolo costituisce una versione ampiamente incrementata, riveduta
e corretta, di un breve scritto del 2011 con il medesimo titolo, anch'esso
a suo tempo pubblicato nel Forum di Episteme.]
Agosto 2015
DALLA SCANDIA
ALLE AMBE - ES WAR EINMAL EIN VOLK …
[Anche l'articolo in questione costituisce una versione ampiamente
incrementata, riveduta e corretta, di un precedente scritto, pubblicato
nel 2000 nel N. 2 della rivista
Episteme con il titolo "La Scandinavia e l'Africa".]
In questo studio - accettando recenti ricerche che, per la nordica collocazione geografica dell'epica omerica, sempre meglio, con riscontri e verifiche, ne arricchiscono la congruenza - proponiamo la cosiddetta ipotesi baltica. Ed è proprio in virtù di tale ipotesi che questi, altrimenti assai oscuri e piuttosto enigmatici versi, possono illuminarsi di nuovo senso:
Tutti gli dei ne avevano pietà,
ma non Poseidone ; questi serbava rancore violento
contro il divino Odisseo, prima che in patria arrivasse.
Ma se n'andò Poseidone fra gli Etiopi lontani,
gli Etiopi che in due si dividono, gli estremi tra gli uomini,
quelli del Sole che cade e quelli del Sole che nasce,
per esser presente a un'ecatombe di tori e d'agnelli.
Dicembre 2015
L'EDEN
- UN EDEN E UN POPOLO O PIÙ LUOGHI E PIÙ GENTI?
[L'articolo in questione costituisce una versione ampiamente incrementata, riveduta e corretta, di un precedente scritto, pubblicato nel 2003 nel N. 7 della rivista Episteme con il titolo "Ubinam gentium sumus? - Un Eden ed un popolo o più luoghi e più genti?".]
Per chi, a vario titolo, si occupa delle incerte origini della presente umanità, sarà accaduto, a proposito della localizzazione della sede primitiva, di trovarsi spesso a confronto con proposte tra loro contrastanti e questo può essere indifferentemente avvenuto sia se il suggerimento è scaturito da un approccio mitico/tradizionale affine al nostro, sia pur anco da uno di carattere scientifico. Tanto più si può essere indotti a perplessità se tutte queste proposte si presentano supportate da apparenti, obiettivi riscontri. Dati dunque questi ultimi, dov'è allora la ratio che, da tali – a nostro avviso – spesso insussistenti contraddizioni, possa far emergere un ordine e un significato?
Per completezza l'autore segnala che il tema del secondo fuoco
dell'ellisse orbitale della Terra viene trattato con particolare acume
da Jean Saryer nel suo remoto e quasi introvabile Réflexions
sur le second foyer de l'orbite terrestre edito nel 1909 a Parigi
dalla Biblithéque Chacornac, un breve testo che qui si allega integralmente
(il Saryer mette pure e giustamente in rilievo alcune insufficienze
della formulazione newtoniana del problema gravitazionale, le conclusioni
molto risentono però di un certo clima dell'epoca dal quale non fu estraneo
neppure Camille Flammarion).
ADDENDUM
A L'EDEN - ALCUNE PRECISAZIONI ANCHE GEOGRAFICHE
(dicembre 2020)
Dalla Prefazione:
La breve aggiunta al nostro studio sull'Eden - che sotto il titolo
di Addendum, il lettore del Forum potrà qui trovare – scaturisce dall'esigenza
di dare maggior completezza a quanto esposto nel lavoro di riferimento.
[...] Ci appare a questo punto opportuno esemplificare con un argomento
– l'umanità prima della Caduta - affrontato e risolto con una certa conclusione
sia ne L'Eden, sia nella sua ripresa nel presente Addendum.
A nostra conoscenza non esiste testo tradizionale, il quale - expressis
verbis - affermi come la prima umanità di questo Manvantara avesse
caratteristiche albine eppure a questo siamo giunti. [...] per la redazione
sia de L'Eden, sia di questo Addendum, il nostro debito va
principalmente all'opera di René Guénon e alla sua esposizione della dottrina
indù dei cicli.
Novembre 2019
Luglio 2021
IN GURGITE
VASTO
La physis nella sua estensione e caratteristiche
Ottobre 2022
ITA SE HABET
Precisazioni di carattere cosmologico
La rilettura del nostro studio sull’Eden ci aveva suggerito l’opportunità
di ulteriori sviluppi e chiarimenti, pertanto, e in questa stessa sede, era
apparso un Addendum con relativa Prefazione. L’argomento è però così complesso
che i temi da esporre necessitano, a nostro avviso, di nuove aggiunte e spiegazioni.
A tal scopo e sotto altro titolo, abbiamo assemblato i due testi in questione
aggiungendo e modificando secondo opportunità e, in ogni caso, con l’impegno
a mantenere quella scrupolosa acribia, la quale - anche altrove nei nostri
scritti e senza eccezione - è stato l’intento guida e il metodo di lavoro
utilizzato. Appare adesso opportuno fare ben presente come, nei limiti delle
nostre capacità, per noi l’ obiettivo sia sempre stato quello di dare sviluppo
e approfondimento a una specifica visione della realtà, ossia a quella che
scaturisce dalle disperse tracce di una conoscenza originaria oggi reperibile
e, in una certa misura, ricomponibile attraverso lo studio delle dottrine
interne alle forme tradizionali ancora esistenti e, per forza di cose, solo
a quelle in qualche modo accessibili.
Dicembre 2022
Ecco una nuova versione, ampliata, riveduta, corretta, del saggio precedente:
ITA SE HABET
Precisazioni di carattere cosmologico
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