"Ciò demolisce l'assunto fondamentale della cosmologia
per il quale lo spostamento verso
il rosso degli oggetti cosmici
è causato dalle loro velocità
di recessione radiale conseguenti
all'espansione dell'universo. [...]
Nel raggelato imbarazzo di chi ha fatto dipendere
l'onorabilità della scienza dalle distanze
di questi oggetti, tali osservazioni
vengono sottratte alla comunicazione al
grande pubblico secondo un'etica che Noam
Chomsky paragona 'a uno stupro della conoscenza
da parte dell'establishment'. E' ciò
che consente poi agli operatori del circo
mediatico di consolidare i paradigmi e di
eliminare dai quiz ad alto share per adolescenti
quelli che non sanno 'che l'universo è sorto
da un'immane esplosione avvenuta circa 15 miliardi
di anni fa e che al momento della sua nascita
aveva le dimensioni di una capocchia di spillo'. [...]
se siamo disposti ad accordare alle osservazioni almeno
lo stesso credito che si concede alle teorie, dovremmo
dire tranquillamente che l'espansione dell'universo
è un FALSO PROVATO e che il sistema di divulgazione
accademico difende strenuamente un'ipotesi inadeguata
sull'origine della Natura".
English
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The Submerged Schism
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18 Marzo 2008
Siamo veramente grati ad Alberto Bolognesi che ci permette ancora una volta di mettere a disposizione dei lettori un suo recente articolo su talune assurdità della cosmologia contemporanea...
"Il monumento al creazionismo assoluto, la teoria del Big Bang, suppone che 14 miliardi di anni fa non ci fosse nemmeno il cielo. Non c'era alcuno spazio, alcuna estensione preesistente, nemmeno uno spazio topologico che potesse contenere anche un solo atomo di idrogeno. La materia cosmica così come lo spazio e il tempo vennero assolutamente creati dall'esplosione infinitamente calda e densa di un punto di raggio zero che precedentemente non esisteva. La bomba perfetta e autocontenuta della genesi che almeno nelle sue fasi iniziali si propagò dall'interno di sé stessa a velocità infinita. E l'universo fu. Questa bubbola termodinamica celebrata come una scoperta scientifica e inculcata fin dalle scuole elementari è condivisa oramai da ogni branca del sapere istituzionalizzato, dalla fisica alla chimica, dalla matematica alla filosofia, dall'astronomia alla biologia. E' la leggenda metropolitana della Creazione, la Magna Charta dell'inciucio cosmologico, la pietra filosofale che attraverso un formidabile circuito di autoreferenzialità ha potuto attirare grandi quantità di danaro pubblico e decuplicare il numero degli abilitati alla ricerca... "
IL CODICE CELESTE
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29 gennaio 2009: Siamo lieti di poter presentare un altro
interessante breve scritto di Alberto Bolognesi, relativo a un incontro
con Sir Fred Hoyle (Bingley, 24 giugno 1915 - Bournemouth, 20
agosto 2001), avvenuto a Bournemouth nel 1992.
Marzo 2009: E' finalmente nelle librerie il libro di Halton Arp: "SEEING RED - L'Universo non si espande" (Jaca Book, Milano), edizione italiana a cura di Enrico Biava e Alberto Bolognesi, con un poscritto dell'autore.
8 maggio 2010: Alberto Bolognesi ci onora nuovamente di un suo importante contributo, dove affronta con il consueto rigore, e senza trascurare gli aspetti propriamente storici della questione, il tema della "metafisica" sottesa all'investigazione astrofisica e cosmologica.
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24 dicembre 2010:
Non c'è bisogno di uno scienziato per denunciare un delitto.
Abbiamo appreso dai neodarwinisti che tutti i cani derivano
da lupi che condividevano con gli agnelli la medesima discendenza che
lega balene a gamberetti e piante a cavallette, a iniziare da un prodigioso
batterio autoreplicante fermentatosi accidentalmente fra torbide melme
primordiali. E' il "miliarium aureum" della biologia evolutiva: tutte
le strade portano a Roma. Secondo questo inviolabile protocollo l'accidente
biochimico della vita si sarebbe innescato sotto il peso della contingenza
e della "selezione naturale non casuale", inanellando ammoniti e dinosauri,
zanzare e celacanti, selve vegetali e barriere coralline, leoni e gazzelle,
lemuri e pipistrelli, australopitechi e sapiens...
Dall'uno al molteplice. ...
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16 gennaio 2011: L'Arch. Mario Ludovico (vedi la successiva sezione N. 2 bis) ci invia un interessante commento all'articolo di Alberto Bolognesi, siamo lieti di pubblicarlo a beneficio dei visitatori del Forum...
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3 gennaio 2012: La nota questione dei neutrini superluminali ha suggerito le seguenti riflessioni, con un'ardita ipotesi conclusiva.
Il tempo di volo delle particelle [...] ha decretato laconicamente che il "metronomo" di Einstein non funzionava e che quei neutrini si eran fatti beffe della Relatività "sverniciando" l'insuperabile muro della luce di ben 60 nanosecondi! Imbarazzo e meraviglia. Imbarazzo perchè quell'esperimento – replicato con successo poche settimane dopo con flussi di neutrini ancora più "stretti" – falsificava la Teoria che proprio in virtù di quel muro sembrava aver penetrato tutta l'intelligenza della Natura. Imbarazzo soprattutto perché non era successo niente: niente inversioni temporali, niente masse infinite, niente fughe nelle extradimensioni, niente di niente.
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8 marzo 2013 - Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
7 aprile 2013
Nel disinteresse dei media e dei comunicatori della scienza l'espansione
dell'universo convive
con la sua falsificazione osservativa. L'evidenza, emersa
accidentalmente da censimenti sistematici
nell'ultravioletto in caccia di "oggetti primordiali ad
alto redshift", ha rivelato un gran numero di
galassie con spettri ottici spostati nel blu. [...]
In the disinterest of the media and of scientific communicators,
the expansion of the universe cohabits with its observational falsification.
The evidence, which emerged accidentally from systematic surveys in the ultraviolet
range searching for "primeval objects with high redshift", has revealed
a great number of galaxies with blueshifted optical spectra.
28 settembre 2013
IN DIFESA DELLE COSMOLOGIE ALTERNATIVE
[...] Lei può alterare solo con un falso la condivisione profonda
che ha legato per tutta la vita Geoff,
Margaret e lo stesso Fred Hoyle a "Chip" Arp, per il quale
i quasar e le galassie non si trovano alla
distanza dei loro spostamenti spettrali. Nessuno di questi
astronomi ha mai creduto al primo giorno
della Creazione (Hoyle la chiamava "un'idea da preti") e
tantomeno che la radiazione di Penzias e
Wilson rappresenti il residuo "fossile" di un'atavica esplosione
che avrebbe originato dal nulla
l'intero universo. Contrariamente a quanto lei lamenta a
proposito delle tesi di Arp, è proprio la
fisica dell'"inizio" che è completamente scollegata da
ogni fisica. Se adesso questa radiazione non
rappresentasse nemmeno "l'inizio dell'universo nella sua
totalità" (Coelum, N. 173, pag.17), è la stessa
cosmologia del XX secolo che cede di schianto.
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La Voce di Romagna, 23.X.2013
Big science
Funziona così
Fra le innumerevoli mistificazioniche si abbattono senza pietà
sulla povera gente c'è senza dubbio quella che strombetta chenel costosissimo
acceleratore LHC del CERN di Ginevra si riproducono le mitiche particelle
della Creazione del·Mondo. Nientedimeno. Scambiando la teoria·cosmologica
con la realtà, i comunicatoridella scienza non esitano ad annunciare che
gli "stati bosonici metastabili" riscontrati nelle collisioni subatomiche
sono nientedimeno che le prodigiose entità naturali che avrebbero dato massa
a se stesse e a tutte le altre cose, permettendo all'Universo di esistere
là dove precedentemente non esisteva, 13,7 o 13,8 miliardi di anni fa.
Perchè c'è qualcosa al posto di nulla? Ma perchè c'è stato
il Big Bang, tapini, e subito dopo la particella di Higgs, Englert e Broute
venuta apposta per saldare tutti i sospesi del "modello standard", del materialismo
storico e delle sacre scritture. Funziona così: si fanno accelerare le particelle
a densità energetiche sempre più elevate, le si fa scontrare in un anello
miliardario e le si fotografa con infinita pazienza andando a rovistare
fra i residui delle collisioni. Ci si potrebbe aspettare che questi "scontri"
nell'acceleratore comportino solo la trasformazione di una massa-energia
già in precedenza locaIizzata in forme differenti a energie inferiori, ma
poichè tutti sanno che più energia si immette e più particelle si trovano,
si trova sempre qualcosa quando si cerca qualcosa. Del resto quando si spendono
miliardi di euro di denaro pubblico non ci si può rnica accontentare di
uno stato bosonico metastabile: è la gran scoperta che materializza l'Universo
Mondo, gente, la particella di Dio, il bosone di tutte le filosofie. Non
è meravigliosa la Big Science? Un bel Nobel qua e là e gli stipendi (per
un po') sono salvi.
Alberto Bolognesi
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28 dicembre 2013
HALTON ARP, NECROLOGIO
Logorato dal Parkinson, in una clinica di Monaco di Baviera,
il 28 dicembre 2013, alle ore 6,15 del mattino, è scomparso Halton Arp. Si
riferisce che abbia reclinato leggermente il capo, le mani abbiano smesso
di tremargli e che abbia chiuso semplicemente gli occhi: occhi pieni di
stelle.
Lo ricordiamo con un breve necrologio
di Alberto Bolognesi, e le seguenti parole di Enrico Biava, co-curatore
dell'edizione italiana di Seeing Red .
Era nato a New York il 21 marzo del 1927. Arp fu uno dei più
importanti astronomi del secolo. Critico nei confronti della
cosmologia dominante, pagò sulla propria pelle le conseguenze delle sue
posizioni. Egli fu osteggiato e marginalizzato in tutti i modi
e gli fu tolta la possibilità di utilizzare per le sue ricerche osservative
i grandi telescopi ottici. Per commentare la sua vita possiamo
utilizzare i versi del celebre scrittore e drammaturgo austriaco Franz Grillparzer:
"Se il mio tempo mi vuole avversare lo lascio fare tranquillamente. Io vengo
da altri tempi, e in altri tempi spero di andare".
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30 settembre 2014
COSMOLOGIA
DOVE VA IL PESCE PALLA?
La compagnia degli orologiai ciechi che con un po'
di Darwin, di Big Bang, di "memi" di Dawkins e di bosoni
"di Higgs" ha mandato in scena l'universo come "fenomeno naturale" sta
vivendo la sua crisi più profonda:
"Sappiamo tutti che il Big Bang è una teoria sbagliata" - ha dichiarato
un celebre cosmologo del Regno Unito - "ma
se non viene fuori un'alternativa credibile dobbiamo tenercelo".
Oppure potrebbero autosospendersi. Che cosa ce ne facciamo di una teoria
sbagliata? Gli astronomi del
finanziamento pubblico ricevono di norma un compenso per impartirci che
un'enorme esplosione (tecnicamente
"La Palla di Fuoco") ha dato inizio a tutte le cose 13,8 miliardi di anni
fa. Ma nessun premio Nobel dello spazio
metrico "accelerato" e della nucleosintesi "primordiale" ha la minima
idea da dove provenga l'idrogeno di cui
son formate le stelle o perchè il tempo debba avere un inizio: l'indecente
conclusione è che l'uno e l'altro siano
schizzati fuori dal nulla, secondo un creazionismo ancora più selvaggio
di quello che informa le Sacre Scritture.
Viene chiamato - evidentemente per distinguerlo dal miracolo - "il pasto
gratis sorteggiato dal caso".
L'orrore di Dio è salvo? Con poche eccezioni, filosofi e intellettuali
non hanno alcuna intenzione di aprire un
contenzioso irto di insidie matematiche con i loro colleghi dell'empireo,
e così la sciocchezza del Big Bang
resta ancora in vita. "Primum non nocere".
Ancora più inspiegata è l'esistenza della vita. Nessuno è stato ancora
in grado di dettagliarci le "pressioni
selettive" che avrebbero condotto la materia inanimata a farsi consapevole
e ad autoreplicarsi: e meno ancora di
descriverci il colpo di dadi ereditario che decide dei nostri grifi (e
forse dei nostri stati d'animo), bocche, nasi,
occhi, orecchi e artigli insanguinati. Come si fa a credere che il cuore
batta e che il sistema nervoso elabori
perché all'improvviso, nel mezzo del nulla, a qualcuno è venuta fame? [...]
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13 gennaio 2015
Nella guerra hi-tech fra Chicago e Ginevra l'ultimissima è che l'universo
è "un rumore olografico", un miraggio a 2D che risuona come cassa armonica
di extradimensioni nella trama quantistica dello spaziotempo.
Tranquilli, stipendi e pensioni non sono "pixelati". Sebbene l'ipotesi sia
"maledettamente" seria (Fermilab), la maggioranza dei premi Nobel ci rassicura
che siamo "sostanzialmente" qui perché ci fu un Big Bang propiziato da una
specialissima particella che se non ci fosse bisognerebbe inventarla e che
per caso finì per essere il bosone che non poteva essere lì a caso.
Equivoco dono degli Dei, dunque, o ancor più inverosimile riffa della contingenza,
"il robusto scenario" fece esplodere da un punto (che precedentemente non
esisteva) il tempo e lo spazio, le stelle e le galassie, lo spaziotempo di
Minkowski e via via i dottori Higgs, Englert e Brout, l'autore di questo articolo
e Peppa Pig. Dalla scalmanata Palla di Fuoco che si gonfia più-veloce-della-luce
al flusso "quieter" di Hubble, dalla "esotica" ed elusiva "dark matter" che
nessuno sa cos'è alla ancor più fantasmatica "Energia Oscura", capace perfino
di accelerare l'espansione per far tornare i conti, TUTTO MA PROPRIO TUTTO
era già iscritto nelle condizioni iniziali, che emergono come palizzate sul
ciglio del nulla 13,8 miliardi di anni fa.
LA DOMANDA È: COME È POTUTO ACCADERE? COME È POTUTO
ACCADERE CHE UNA TEORIA COSÌ RIDICOLA SI SIA IMPADRONITA DELLE UNIVERSITÀ
PIÙ FAMOSE, DEI CENTRI DI RICERCA PIÙ AVANZATI, DEI PIÙ POTENTI MEZZI DI COMUNICAZIONE
E CHE SIA STATA FATTA PASSARE PER UNA SCOPERTA A 5 SIGMA IN GRADO DI ATTINGERE
A VERTIGINOSE QUANTITÀ DI DENARO PUBBLICO? ...
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