EPISTEME FORUM
NEWS
- - - - -
9
- ANNUNCIO DI SCOPERTA SCIENTIFICA
IL TUONO NUCLEARE:
NEUTRONI DAGLI ULTRASUONI
Announcing a Scientific Discovery
Nuclear Thunder: Neutrons from Ultrasound
Translation by courtesy of Josef Hasslberger
http://www.hasslberger.com/
_______________________________________________________________________________
10 - MASTER
“ENRICO MATTEI IN MEDIO ORIENTE”
EDIZIONE 2006-2007 (Università
degli Studi di Teramo)
____________________________________________________________________________
12 - La casa
editrice Il Cerchio invia cortesemente alla (purtroppo
ormai defunta!) redazione di
Episteme
il seguente
interessante libro, che ci piace allora presentare
nelle pagine del Forum
Dalla critica al darwinismo agli albori di
una
scienza nuova
Il Cerchio Iniziative Editoriali
Via Dell'Allodola,
8 - 47900 Rimini
ilcerchio@iper.net
,
http://www.ilcerchio.it
____________________________________________________________________________
13
-ETHER SPACE-TIME AND COSMOLOGY
(April 2008)
ETHER
SPACE-TIME & COSMOLOGY
(The present document indicates the contents and
order processing
of volume 1,
and the instructions
to contributors to future volumes).
VOLUME 1
Copyright © 2008 by PD Publications, Liverpool,
UK
All rights reserved
____________________________________________________________________________
(I vortici d'etere cartesiani, dai
Principia Philosophiae , 1644)
(Aether Cartesian vortices, from
Principia Philosophiae , 1644)
14 - DISCOVERING UNIVERSAL REALITY
(20th April 2008)
We are proud to present a
new book by our good friend and aether
theorist Paramahamsa Tewari!
Author's e-mail address:
ptewari1@sancharnet.in
____________________________________________________________________________
18 - Segnalazione
di nuovi libri
Alessandro
Della Corte: Giacomo Leopardi - Il pensiero scientifico
Firenze,
Atheneum, 2008
Lucio Russo: La cultura componibile - Dalla frammentazione
alla disgregazione del sapere
Liguori Editore, Napoli, 2008
Antonio
Scacco: Critica pedagogica della fantascienza
The Boopen Editore, Pozzuoli (Napoli), 2008
____________________________________________________________________________
24 - L. bat
Adam, ESODO
ovvero contrabbando di know-how
dalle Piramidi a Gerusalemme
I Libri Saggi
Robin Edizioni, Roma, 2010, 22 E.
http://www.robinedizioni.it
Ci fa piacere occuparci in questa sezione del nostro
Forum di un libro alquanto interessante, pubblicato
da appena pochi mesi dalle Edizioni Robin di Roma.
Lo facciamo proponendo ai lettori la Presentazione
dell'imponente opera (oltre 800 pagine!), frutto di una
lunga ed appassionata ricerca dell'autore, indi l'ampia
e dettagliata Introduzione (entrambi i
file in formato pdf). Ribadiamo
nell'occasione l'opinione già espressa in altra sede,
un libro da consigliare a tutti coloro i quali hanno interesse
verso vicende che hanno avuto numerose conseguenze ancora
attualissime, al fine di comprendere una parte importante
della storia dell'Occidente, e come possibilmente dietro le
ombre dei miti possa celarsi tanta realtà, da scoprire facendo
un uso accorto della "ragione".
Dalla IV di copertina
:
La comparsa improvvisa del Dio d'Israele sulla
scena del mondo si pone senza dubbio tra gli eventi
più importanti nell'evoluzione del pensiero occidentale.
Di Yawè la Bibbia, o meglio il Libro dell'Esodo,
costituisce in pratica l'atto di nascita, avvenimenti
accompagnati dal verificarsi di fenomeni soprannaturali,
generalmente visti dai commentatori sotto le ottiche opposte
di un'acritica accettazione - un atto di fede - o di un
globale e scettico rifiuto - come puro mito - dei miracolosi
fatti narrati.
In una posizione distante sia da questo che
da quella, L. bat Adam propone un'interpretazione
razionale delle prodigiose vicende bibliche.
Mosè, qui considerato personaggio storico,
disponeva secondo ogni apparenza di mezzi eccezionali
totalmente ignoti ai suoi seguaci. Alcune di tali manifestazioni
mostrano caratteristiche proprie di tecnologie ufficialmente
sconosciute all'epoca.
Questo libro intende dimostrare non solamente
che quelle anacronistiche conoscenze e tecnologie
preesistevano in Egitto, ma anche che vennero indebitamente
in possesso di Giuseppe (l'ebreo che divenne governatore
d'Egitto) e che in seguito, alla vigilia dell'Esodo, furono
sottratte, parte dalla tomba di Giuseppe e parte da un antico
tempio, dallo stesso Mosè, il quale se ne servì come di strumenti
divini concessigli da Yawè. In primis, l'Arca dell'Alleanza.
"Esodo" ripercorre l'intera vicenda, dall'immigrazione
ebraica in Egitto fino alla scomparsa dell'Arca
dal Tempio di Gerusalemme e oltre, trattando brevemente
anche dei Templari e infine della Massoneria che, come
alcuni dicono, la deterrebbe anche attualmente.
____________________________________________________________________________
28 - ROBERTO MONTI
IL GRANDE BLUFF DI ALBERT EINSTEIN
(con la collaborazione di
Gerardina Albani Monti)
Abbiamo ricevuto, e volentieri
presentiamo, un piccolo libro che rappresenta l'ultima
fatica di un fisico noto per il suo coraggioso anticonformismo,
qui esibito nei confronti di uno dei tabù dei nostri tempi,
Albert Einstein e la sua teoria della relatività, il successo
della quale segna l'inizio dell'era dell'"irrazionalità"
nella fisica, secondo un'interpretazione letterale del termine
che abbiamo più volte avuto modo di illustrare (vedi per
esempio:
"Su una possibile falsificazione
sperimentale della teoria della relatività ristretta"
, Nota 19)....
- - - - -
Giugno 2012
Riceviamo, e con piacere pubblichiamo, la notizia dell'uscita
di un saggio di Gerardina Cesarano Albani Monti:
Lezioni di Alchimia - Ai confini della scienza
(Io Sono Edizioni, http://www.iosonoedizioni.it/
, 2012)
Prefazione dell'Autore
"Cosa sia l'alchimia e la composizione di essa, ancora ignote al
mondo latino, io spiegherò in questo libro ... le origini remote dell'alchimia
sono tutt'ora ignote: non conosciamo con certezza il luogo in cui si
manifestò questa filosofia ermetica (Egitto, Cina, Assiria, Mesopotamia
ne sono tutte probabili culle). Sul tempo della sua prima apparizione
codificata siamo ancora più incerti ... gli alchimisti indicano l'origine
della loro Arte in un tempo così arcaico da divenire metastorico, indefinibile,
aurorale, nel quale confluivano l'umano e il divino".
Abbiamo preso a prestito queste illuminanti parole di Roberto
di Chester dal suo testo Il libro della composizione di alchimia
del 1144, perché spiega con estrema efficacia e chiarezza,
meglio di come potremmo fare noi, quanto è contenuto nel nostro libro.
Pur condividendo il suo pensiero, non abbiamo sicuramente
la pretesa di paragonarci al grande Arcidiacono di Pamplona ma, sicuramente
come lui, crediamo che paradossalmente l'alchimia sia uno dei rami
dello scibile di cui si è scritto di più ma indubbiamente quello
di cui si conosce meno.
Il nostro libro nasce e si sviluppa come un corso breve
di cinque lezioni che introduce alla conoscenza della storia dell'alchimia.
In questo corso di lezioni create per condurre sia gli esperti
che i non esperti in questo cammino verso l'alchimia, ci siamo resi
conto che poteva diventare alla fine un piccolo "compendio", dove,
senza dare alcuna conoscenza per scontata riguardo all'argomento,
chiunque può trovare spunti di interesse.
Cercando di fornire un profilo storico dell'alchimia siamo
partiti dall'antichità fino a giungere ai nostri giorni.
L'assunto di base delle lezioni era quello di dimostrare,
con testi e ricette alchemiche, che l'alchimia è una "scienza sperimentale".
Per questo la nostra scelta di alcuni autori, piuttosto
che altri, non è casuale, ma risponde ad un preciso intento, mostrare
che alcune pagine di testo, debitamente interpretate danno, alla
prova sperimentale, risultati stupefacenti.
Abbiamo inteso ristabilire una corretta visione, l'esatto
contesto in cui certe scoperte si vanno ad inserire incamminandoci
in un lungo viaggio attraverso i secoli dalla Cina all'India, dall'Egitto
all'Islam fino all'Europa dei nostri giorni.
Un viaggio lungo, ma breve, nello spazio di un libro. Lo
abbiamo concepito come un piccolo manuale di curiosità, aneddoti,
ricette alchemiche e non solo.
Qualcuno sorriderà nel pensare ad una storia millenaria
racchiusa in un solo piccolo testo.
È evidente che in uno spazio così breve non è possibile
essere esaustivi, per questo abbiamo selezionato autori e testi in
base alla nostra visione dell'alchimia.
Inoltre abbiamo deciso di mantenere questa "struttura" di
lezione perché l'assunto di base restava lo stesso, anche se si passava
dall'oralità al testo.
Dunque l'intento originale resta, ma con qualche variante.
Scorrendo l'indice si vedrà che le lezioni non sono
cinque, come dichiarato sopra, bensì sei.
Non si tratta di un errore, ma di un'aggiunta.
L'ultima lezione, la sesta, scritta dal Dr. Monti è stata
creata esclusivamente per il libro.
Chi conosce il Dr. Monti sa che egli si occupa non solo
di Fisica Nucleare, ma da molti anni si dedica con passione e tenacia
all'alchimia sperimentale e alla storia dell'alchimia.
Discutendo del lavoro svolto, abbiamo deciso che bisognava
approfondire maggiormente, dare più spazio all'aspetto storico
contemporaneo dell'alchimia.
Capire cosa accade oggi e se e come si può sviluppare
in un futuro un discorso scientifico che comprenda il ritorno alla "vera
alchimia" ridandole dignità di scienza.
Egli ha aggiunto la sua personale competenza di sperimentatore,
ripercorrendo passo dopo passo, l'intero cammino.
Crediamo che la scrittura semplice e lineare dell'intero
testo, corredato da immagini, simboli, dettagliate descrizioni di ricette
alchemiche, un piccolo glossario di termini alchemici in appendice,
nonché una nutrita bibliografia, fa di questo piccolo libro un
testo di facile e gradevole lettura.
Noi speriamo di aver raggiunto lo scopo che ci eravamo posti
all'inizio, incuriosire, stimolare e arricchire la nostra conoscenza
condividendola con altri.
INDICE
Prefazione 7
Prima lezione 11
- Introduzione all'Alchimia 13
- Maria l'ebrea e la Scuola di Alessandria 47
- Zosimo da Panopoli e la Scuola di Bisanzio 54
Seconda lezione 63
- Ja'far al Shadiq 70
- Geber e il Califfo di Bagdad 73
- Il secondo Geber, il Geber Latino (Paolo di Taranto)
87
- Alberto Magno 90
- Ruggero Bacone 94
- Raimondo Lullo 98
Terza lezione 103
- Le grandi Cattedrali di Francia 105
- Cattedrale di Chartres 108
- Nicolas Flamel 117
- G. Aurach De Argentina 128
- Basilio Valentino 134
Quarta lezione 147
- Salomon Trismosin 152
- Ireneo Filalete 166
Quinta lezione 179
- La Biblioteca dei filosofi chimici 181
- Ortolano 185
- Antoine Laurent Lavoisier. 188
Sesta lezione (R. Monti) 223
- Un Nuovo Atomo 225
- Le Reazioni Alchemiche 227
Breve Glossario dei Termini Alchemici
233
- Clavis Artis 248
Note 271
Bibliografia 275
____________________________________________________________________________
29 - JORGE CÉSPEDES-CURÉ
EINSTEIN ON TRAIL
OR
METAPHYSICAL PRINCIPLES OF NATURAL PHILOSOPHY
(free download of the whole book, pdf file)
In 1905 Einstein set the scientific community on an innovative
and, at the time, controversial course abandoning the Newtonian
concept of space and time and upholding Maxwell-Lorentz electrodynamics.
Was this a leap forward or has the 20th century followed a misleading
course?
In a thoroughly readable and exhaustively philosophical
analysis, backed by rigorous mathematical arguments, Jorge
C. Curé places Einstein's conceptions on historic scrutiny
and unifying the Newtonian and Relativistic conceptions of nature
establishes a New Physics. A fitting revolution for the new millennium.
______________________________________________________________________________
30 - MARCO DE PAOLI
Riceviamo dall'autore
le due interessanti opere le cui copertine sono sopra riportate,
le presentiamo con piacere ai lettori del Forum di Episteme.
La relatività e la falsa cosmologia
Lecce 2008, II ed., Manni
ed. (551 pp.)
Tradotto in francese nel 2009 per Harmattan.
Premessa
PARTE PRIMA: LA TEORIA DELLA RELATIVITÀ
Considerazioni epistemologiche
I Per un bilancio critico
La relatività e i suoi critici p. 35. I postulati relativistici
p. 46
II Velocità della luce e moto della sorgente
La discussione sugli esperimenti Michelson-Morley e la relatività
p. 52. La relatività della costanza di c p. 57
III La contrazione, la massa e la velocità
Le strane metamorfosi della massa in contrazione p. 65. Le strane
metamorfosi della massa crescente p. 70
IV La velocità e il “tempo rallentato”
Rilievi sul paradosso dei gemelli p. 84. I ritmi e le frequenze
p. 90
V Le colonne d’Ercole della velocità della luce
I falsi paradossi della velocità superluminale p. 99. Il superamento
del limite fittizio p. 106
VI La relatività degli antichi e la relatività dei moderni
Rappresentazioni poliparametriche e monoparametriche p. 118. L’equivalenza
inverosimile dei sistemi di riferimento p. 125
VII Analisi della simultaneità
I misteri del treno relativistico p. 135. Lampi e tuoni p.
143
VIII Inerzia-gravitazione: l’equivalenza ambigua
Strani ascensori e dischi rotanti secondo Mach p. 152. La falsa
coincidentia oppositorum p. 161
IX La “curvatura dello spazio”, la gravitazione e le altre
forze
Gravitazione classica e gravitazione relativistica p. 165. Rilievi
critici sulla gravitazione e lo spazio curvo p. 172. L’impasse di
Einstein p. 180. Equazioni del campo e reificazione dello spazio p.
187. Verso una unificazione elettromagnetica delle forze p. 194
X La deflessione e il perielio diversamente interpretati
La deflessione della luce secondo Einstein e secondo Newton
p. 209. L’interpretazione relativistica del perielio di Mercurio p.
217. Un’ipotesi alternativa: moto del Sole e perielio p. 222
XI La gravitazione e il “rallentamento del tempo”
I ritmi, le frequenze e il tempo p. 234. La relatività e
il tempo biologico p. 240
XII Riflessioni sul tempo
La riduzione del tempo al movimento p. 245. La riduzione del
tempo allo spazio e i viaggi nel tempo p. 249. La riduzione del tempo
al divenire p. 256
XIII Gli invarianti e la conchiglia vuota
Relatività e relativismo p. 259. La relatività e la determinazione
dell’oggettività convergente p. 263
PARTE SECONDA: CONTRO LA FALSA COSMOLOGIA
Per una critica alla legge di Hubble e alla teoria del Big
Bang
I Sul paradosso di Olbers
Tema: le domande di Olbers p. 273. L’universo infinito come
soluzione al paradosso p. 275. La dispersione della luce e il cielo
buio p. 279
II Edwin Hubble e l’espansione dell’universo
Red shift e modelli di universo p. 290
III Lo spostamento verso il rosso diversamente interpretato
Red shift, chimica della sorgente e campi magnetici p. 295.
Red shift e debolezza energetica della sorgente p. 300. La luce debole
e il red shift gravitazionale della sorgente p. 306. La luce incostante
e il red shift gravitazionale esterno alla sorgente p. 312. Red shift
Doppler e principio di Mach p. 327
IV Le galassie in eccesso di velocità e gli effetti relativistici
Moti propri e moti impropri p. 344. Lo spazio reificato e il
cortocircuito fra velocità e distanza p. 351. Gli effetti relativistici
e l’incostante H p. 355
V L’anomalia dei Quasar
La strategia del diniego e l’occultamento dei quasar p. 363.
Le censure scientifiche e la ricerca di alternative p. 369
VI L’ineffabile singolarità e la sua strana esplosione
La cosmologia dinamista p. 375. La contrazione illimitata della
massa p. 3814. Il matematismo e il fantasma del collasso gravitazionale
p. 388. L’Esplosione, e più non dimandare p. 394
VII La radiazione di fondo diversamente interpretata
Le previsioni prevedibili e la sincronizzazione dei valori p.
407. L’equilibrio termodinamico dell’universo p. 413. Equilibrio termodinamico
e assorbimento luminoso p. 419
VIII Le interazioni galattiche e l’espansione impossibile
La formazione degli elementi senza Big Bang p. 429. Condensazioni,
agglomerati e scontri in un universo non espanso p. 436. L’invenzione
dell’inflazione, le velocità fluttuanti e gli universi a tavolino
p. 451. L’invenzione della Dark Matter, l’Antimatter e la pesca miracolosa
delle particelle p. 464
IX Quale immagine dell’universo?
La metamorfosi dell’ipotesi in dogma p. 489. Fenomenologia
del dato e interpretazione: una critica humeana p. 493. Il dilemma
fra creazione o eternità p. 501
Appendice: Fra creazione ed eternità
I princìpi di conservazione: analisi storico-critica e posizione
del problema.
I princìpi di conservazione nell’antichità e la loro radice
esistenziale p. 515. I princìpi di conservazione nella fisica classica
p. 519. I princìpi di conservazione nella fisica delle particelle p.
530. La crisi dei princìpi di conservazione p. 541
Sapienza e Oblio. Ars mathematica Regia
Padova 2004, Ed. Sapere (282 pp.).
Premessa
DAL TEOREMA DI PITAGORA AL TEOREMA DI FERMAT
p. 11
L'ANTICA SAPIENZA MATEMATICA E IL SUO OBLIO p. 85
Sugli scarti infinitesimali. Una precisazione p. 87
I Il quinto postulato e le geometrie non euclidee
p. 95
II Il teorema dei due retti e le geometrie non euclidee
p. 121
III La trisezione dell'angolo, il problema del continuo
e il pitagorico Petrone p. 161
IV Del difetto in trigonometria p.190
V La misteriosa quadratura del cerchio. Storia di pi
greco p. 211
VI L'equivoco delle geometrie non euclidee e il piccolo
matematismo p. 237
VII Le origini della Matematica e il problema dell'incommensurabile
p. 263
ELENCO DELLE TAVOLE
Magritte, Les promenades d’Euclide
Vasarely, Neinn
Goethe, Immagine geometrica per studio cromatico
Escher, Divisione spaziale cubica
Spirali
- - - - -
Maggio 2013: Siamo lieti di presentare un nuovo interessante
libro di Marco de Paoli!
Marco de Paoli
THEORIA MOTUS
Principio di relatività e orbite dei pianeti
(Terza edizione rinnovata e ampliata - precedenti: 2004, 2010)
Collana Filosofia, Ed. Franco
Angeli , Milano, 2013
Premessa 9
THEORIA MOTUS 15
I princìpi della meccanica dall'aristotelismo alla fisica classica
Premessa su Galileo e l'aristotelismo 15
La fisica di Aristotele 23
Il vuoto: l'inerzia assurda di Aristotele e il caso mentale
di Galileo 27
Impetus, inerzia, energia: il moto dei proietti da
Filopono a Buridano
a Galileo 34
La caduta dei gravi, il centro della Terra e il moto uniformemente
accelerato 45
Il vuoto assurdo di Aristotele, il vuoto atomistico e la legge
di caduta
dei gravi 60
Il peso, l'aria e la caduta dei gravi: Galileo e Newton
66
Oltre il principio di relatività: il moto della Terra e il
clinamen
del grave in caduta 79
La composizione delle forze e le vicissitudini della parabola
99
Il clinamen e l'atmosfera: parabole rovesciate e "ghirigori"
109
L'esperimento di Guglielmini e il moto terrestre 120
Rilievi sul principio di relatività 126
Il moto della Terra e le maree 137
Idealizzazione e approssimazione in Galileo 166
LE ORBITE IMPERFETTE, I TRE CORPI
E L’APOCALISSE 173
Dall'armonia del cosmo al mondo caotico
Il timore degli antichi 173
Orbite reali e orbite ideali: da Bruno a Galileo 178
Orbite quasi perfette e serie musicali: Keplero 195
Orbite semplici e orbite composte: Plutarco, Newton e la pietra
nella fionda 220
La Dissertatio di Hegel contro Newton, e Leopardi
234
Il problema dei tre corpi e la dissoluzione del sistema: Newton
fra teologia
e scienza 264
Laplace: la macchina del cosmo 275
Una nota su Lagrange e Maxwell 282
Dalla stabilità all'instabilità: Poincaré e i tre corpi
285
Le orbite impazzite: collisioni e sganciamenti 291
Le orbite ellittiche, il moto solare e la teoria dei vortici
306
La cometa di Bayle e il disincanto dei moderni 338
LA LINGUA NUOVA DI LEIBNIZ 343
Alle origini della scienza moderna
Clavis universalis: la logica e il codice binario
343
La Nova methodus e il Calculus 348
La fisica dinamista e antinewtoniana 352
La metafisica e la «ragion sufficiente» delle cose 355
JULES HENRI POINCARÉ 361
Fra convenzionalismo e realismo
L'epistemologia convenzionalistica 361
Il convenzionalismo in fisica e in matematica 364
Il convenzionalismo in astronomia e la relatività 367
La polemica con Russell 369
La polemica con Le Roy 372
Rappel à l'ordre: verso il realismo 376
Il ruolo dell'intuizione e l'ideale di semplicità 377
CONTINGENZA E LIBERTÀ 381
Le "leggi di natura" in Boutroux
ARTHUR STANLEY EDDINGTON 389
Le vie della scienza
Stars and Atoms: l'astrofisica relativistica di Eddington
389
The expanding universe: la cosmologia dinamista fra rifiuto
e adesione 393
L'epistemologia di Eddington: l'«idealismo soggettivo»
396
La scienza e il mondo invisibile 400
- - - - -
Settembre 2014
LA TRAGICA ARMONIA
INDAGINE FILOSOFICO-SCIENTIFICA SULLA GENESI E L'EVOLUZIONE DEL VIVENTE
2 voll., pp. 1-320, 321-951, 48 Euro
Collana: Filosofie n. 336
Mimesis Edizioni, Milano-Udine, 2014
www.mimesisedizioni.it
mimesis@mimesisedizioni.it
La teoria dell'evoluzione ha condotto ad una vulgata contrassegnata
da alcuni elementi basilari quali l'impostazione monogenetica, la metamorfosi
illimitata delle specie, il gradualismo filetico, la selezione naturale,
la selezione sessuale, il rifiuto di ogni finalismo e il ruolo preponderante
assegnato alla casualità quale fattore evolutivo. La teoria sintetica dell'evoluzione
ha poi cercato di saldare i dati della genetica alla dottrina ottocentesca,
vedendo nella casuale mutazione e financo nell'errore genetico il forcipe
dell'evoluzione in una visione dnacentrica, mentre la biochimica ha cercato
di rendere ragione dell'origine della cellula e del genoma su base stocastica.
Ma la teoria dell'evoluzione, nelle sue formulazioni classiche e moderne,
non può chiarire con i suoi gracili assunti la variazione delle specie che
pur appare indubitabile. Si configura così una teoria, suffragata da mille
rimandi al mondo della vita e da puntuali disamine critiche, volta a meglio
rendere ragione della variazione: in questa impostazione la cellula è una
totalità originariamente autoorganizzata e non mero assemblaggio casuale
di elementi; la genesi della vita non è un fenomeno isolato in tutto casuale
dalla probabilità quasi nulla ma un evento necessario e originariamente multiplo,
probabilmente diffuso nell'universo laddove ne sussistano le preliminari
condizioni; le specie nelle loro proliferanti forme sono fondamentalmente
stabili nelle ere e le loro variazioni, su cui ben poco può la selezione
naturale e sessuale, non sono riducibili a piccole e lente emergenze casuali
bensì rispondono a subitanee e globali riplasmazioni genetiche dei vincolanti
moduli costruttivi quali risposte "lamarckiane" teleologicamente funzionali
all'habitat. Il processo della vita, fragile e inesorabilmente tragico
nella scissione dell'unità metafisica nella dualità e nella molteplicità
reale, nella proliferazione selvaggia e nella conseguente ecatombe, nella
lotta per la sopravvivenza, nell'eterno legame fra predatore e preda, nell'estinzione
delle specie e nella loro involuzione che segna la fine dell'evoluzione,
supera tuttavia la semplice conservazione e sopravvivenza puramente difensiva
e reattiva fino a pervenire all'intelligenza, non necessariamente antropoide,
in cui la materia e il mondo si rispecchiano e parzialmente si comprendono,
ma solo per quanto lo consente l'impenetrabile inviolabilità dell'essere.
Marco de Paoli è docente in Filosofia al Liceo Classico Beccaria di
Milano. Fra le sue ultime pubblicazioni [Alcune delle quali presentate qui
nel Forum di Episteme.]: Sapienza e Oblio. Ars mathematica Regia,
Padova 2004, Edizioni Sapere; La relatività e la falsa cosmologia,
Lecce 2004, 2008, Manni, con traduzione francese nel 2009; Furor Logicus.
L'eternità nel pensiero di Emanuele Severino, Milano 2009, Angeli; La
simmetria nascosta. L'ordine soggiacente nella meccanica quantistica,
Milano 2011, Mimesis; Theoria Motus. Principio di relatività e orbite
dei pianeti, Milano 2004, 2010, 2013, Angeli. Ha vissuto cinque anni
in Etiopia e ne ha tratto Etiopia, lontano dall'occidente. Un pezzo di
vita e uno studio storico-antropologico, Milano 2011, Mimesis. Ha scritto
per varie riviste fra cui "Paradigmi", "Kos", "Emmeciquadro", "Giornale di
Fisica".
INDICE
I VOLUME
GENESI DELLA VITA E GUERRA DEGLI ENTI
I. L'ORIGINE DELLA CELLULA E DELLA VITA
Du Bois-Reymond e l'origine della vita
La generazione spontanea
Virchow: la cellula come struttura e la sua origine
Il codice genetico e la sua origine
La biochimica e l'origine della vita
Dagli esperimenti di Miller a Cairns-Smith
Domande sul panpsichismo e la thinking matter
La strutturazione del codice
I processi teleonomici nella cellula
II. LA DUPLICAZIONE. LA PARTENOGENESI E IL MISTERlUM CONJUNCTlONIS
La scissione dell'unità nella dualità
L'immortalità del gene secondo Dawkins
Il primum generativo: la partenogenesi e la teoria ovista
Dalla ripetizione dell'Identico all'ermafroditisrno
Il passaggio alla riproduzione gamica
III. LO SPASMO DEL GENERARE
La proliferazione incontrollata
Una critica a Malthus
Generazione e morte
Le caste dei generatori e il loro funesto destino
L'apparato scenico della seduzione e la competizione
I lacci di Venere
Le cure parentali
Chi ha paura della sociobiologia?
Nota su Parmenide
IV. LA CUPIDITAS EXISTENDI IN SCHOPENHAUER
Il Wille metafisico
Il Wille nel regno minerale, vegetale, animale
Alcuni rilievi
V. LA LOTTA PER LA VITA
La guerra degli enti secondo Anassimandro e Eraclito
La lotta per la vita nel regno vegetale
La lotta per la vita nel regno animale e gli assassinii in famiglia
Mezzi e modalità di offesa e di difesa
Il principe Kropotkin e il mutual aid
L'aggressività secondo Lorenz
VI. LA VISIONE DELL'ORRORE
La visione dell'orrore in Leopardi
La visione dell'orrore dall'illuminismo a Darwin
II VOLUME
SULL'EVOLUZIONISMO
VII. IL NATURALISMO EVOLUZlONISTICO DA MAUPERTUIS A DIDEROT
La metamorfosi, i punti viventi e i brins
I mostri e l'imperfezione del mondo
VIII. LA VARIAZIONE DEGLI ARCHETIPI E L' EVOLUZIONE
Linneo o del fissismo
Buffon: la variazione con degenerazione
Dalla catena dell'essere alla Naturphilosophie
L'avversario dell'evoluzione: Cuvier
Il dibattito fra Cuvier e Saint Hilaire
La metamorfosi delle forme in Goethe
La geologia fra catastrofismo e uniformismo
Nascita di un mito: Incipit evolutio
IX. IN DIFESA DI LAMARCK
Il regno della morte e l'emergere del vivente
La complessificazione del vivente
La costruzione degli organi per uso e disuso
L'adattamento a priori e i limiti dell'evoluzionismo lamarckiano
Il condizionamento ambientale, l' ereditarietà dei caratteri acquisiti e
Kammerer
X. ANALISI CRITICA DELL'EVOLUZIONISMO CLASSICO
Onore a Darwin
Dalla variazione casuale all'automatismo geneticamente programmato
Il falso Demiurgo della Selezione Naturale
Sottofondo lamarckiano
Oltre la selezione sessuale e il mimetismo: l'Umwelt di Uexküll
La formazione degli organi complessi
La metamorfosi ovidiana e i limiti della variazione
Evoluzione e bricolage: una critica a Jacob
L'antenato fantasma, gli anelli fantasma e tutti in fila
L'antropoide primevo
Una critica all'embriologia evoluzionistica
Stabilità delle specie ed evoluzione per salti: da de Vries a Gould
La vecchiaia delle specie e la fine dell'evoluzione
XI. L'EVOLUZIONISMO DI BERGSON E OLTRE
L'evoluzione di Wallace
L'evoluzione di Spencer
Bergson e l'évolution creatrice
Rilievi critici
Da Whitehead a Teilhard de Chardin
XII. ANALISI CRITICA DEL NEOEVOLUZIONISMO GENETICO
Da Mendel alla "sintesi neodarwiniana"
Il Caso, divinità biologica, e l'evoluzione per errore
La poligenesi ovvero la variazione originaria e la combinatoria genetica
Il problema lamarckiano e la non onnipotenza del Dna
XIII. DALLA MATERIA ALLA VITA
Il cosmo assurdo di Monod
La termodinamica e l'apologia del Caso
"Intelligent Design": una valutazione critica
Aristotele, Kant e il finalismo
Genesi e proliferazione della vita: premesse chimiche
La vita nell'universo
Il principio antropico e la genesi della coscienza
PREMESSA
Un altro dannato tomo di proporzioni gigantesche.
Scrivere, scrivere, scrivere: lei non smette mai di scrivere,
vero. Mr. Gibbon?
(W. Henry, duca di Gloucester, 1829)
Μέγα βιβλίον μέγα κακόν, grosso libro grosso guaio. Però hoc est unum
de maioribus quae scripsi, e almeno la premessa non sarà lunga: preferisco
rimandare direttamente al testo. Solo poche parole, per definire e far capire
il senso di un percorso. Partito inizialmente dagli studi di filosofia, mi
sono poi sempre più specificamente volto all'epistemologia e agli studi di
filosofia della scienza. La prospettiva filosofica, sebbene potesse sembrar
retrocedere sullo sfondo, in realtà rimaneva ben salda quale matrice e orientamento
nel tentativo della chiarificazione concettuale dei problemi. Affrontando
determinati aspetti e motivi della scienza, avevo affrontato vari problemi
inerenti la matematica, la fisica e la cosmologia. Tuttavia sentivo l'unilateralità
e la parzialità di un interesse epistemologico rivolto solo alle "scienze
forti", e sentivo il bisogno di ampliare in una specifica considerazione
del biologico quella visione del cosmo che inevitabilmente traspariva a partire
dalla critica da me svolta alle più note teorie fisiche e cosmologiche attuali.
Inoltre avevo sempre avuto un interesse per le scienze della vita, a partire
dalle letture giovanili, cosicché alla fine è divenuto impellente il bisogno
di concentrarmi più a fondo in questi studi, conducendoli in modo più sistematico
e organico.
Da questo mio impegno nel campo della biologia, che per anni mi ha occupato
magno cum labore mentis, è sortito infine questo libro. In esso si
delinea una visione ortogenetica dell'evoluzione del vivente, concepita però
non come uni direzionale e predeterminata bensì flessibile in rapporto all'ambiente
in modo da rendere ragione della complessità del vivente e dei percorsi accidentati
e tortuosi della sua storia. Può sembrare che questa lunga ricerca - da cui
in realtà traspare una vera e propria Weltbild - sia attraversata
da una ambigua tensione: da una parte vi appare in tutta la sua crudezza
la visione di una vita emergente dagli abissi del tempo nella sua forza primordiale
che null'altro vuole se non la propria affermazione e propagazione, in un'
aspra lotta che in natura vede coinvolti tutti gli esseri viventi e in una
storia del vivente che passa attraverso mille rivoli e diramazioni, contrassegnate
da estinzioni di massa e difficili risistemazioni: dall'altra parte si intravede
ciononostante in questi percorsi del vivente non soltanto un procedere cieco
e casuale, con tutto quanto di contingente e di accidentale vi si ravvisa.
bensì nondimeno una tensione che dalla materia inorganica e poi strutturalmente
organizzata conduce al!" organizzazione via via complessificata del vivente.
non riducibile a risposte reattive alle difficoltà poste dall 'ambiente.
Ma questa ambiguità è il doppio volto della natura e dell'essere, solcato
da valenze che a tutta prima appaiono contrastanti e contraddittorie. L'armonia
della natura celebrata dagli antichi e dalla teologia naturale. in una certa
misura e in un certo senso, sussiste veramente: ma il decantato diamante
è scheggiato, il suo celebrato splendore è offuscato, poiché si tratta di
un 'armonia tragica e in ultima analisi incomprensibile, misteriosa. enigmatica.
Un'ultima precisazione infine per dire - mettendo subito le carte in tavola
- che tutte le mie ricerche sono sempre state condotte, in tutta la mia vita,
in modo individuale e solitario: mi sono del resto laureato con lode ma senza
mai frequentare nessun corso universitario, e questo non per qualche necessità
o impedimento ma per mia libera e consapevole scelta: le lezioni (anche di
rinomati docenti) mi annoiavano mortalmente e le vedevo come un'inutile perdita
di tempo: erano solo ore preziose sottratte allo studio individuale, al silenzio
della mia stanza. Non posso dunque ripetere con Guillaume de Conches: «Principio
a magistro, sed perfectio debet esse ab ingenio». L'ingegno, nel mio
caso, è stato principio e perfezionamento. Sono felicemente privo di maestri.
Non che li disprezzi: semplicemente, non li ho mai trovati né li ho mai cercati.
Non ce ne sono più. Sono scomparsi. Nessuno sa dove sono andati. A dire il
vero, come giovane inquieto e a disagio nel Liceo classico statale ho attraversato
un periodo di duro tirocinio individuale di studi con Ferruccio Tancini,
studioso dell' esistenzialista russo N. Berdjaev e allievo di Augusto Guzzo,
che oltre alla filosofia e alla letteratura italiana e inglese padroneggiava
con totale scioltezza il greco e il latino (impossibile, oggi, trovare un
Professore di Liceo con tante e così diverse competenze). AI contempo. ho
amato molto Bertrand Russell, autentico eroe della mia adolescenza con la
sua bianca chioma e la pipa in mano, e ancor oggi spesso lo richiamo al di
là delle discordanze, e poi sono stato influenzato dalla lezione epistemologica
di Ludovico Geymonat: ma, come si intuisce, non ho mai conosciuto il primo
(che all' epoca mi ripromettevo di andare a trovare nel Galles!) e solo occasionalmente
ho conosciuto il secondo, un po' personalmente e un po' tramite una breve
corrispondenza. Comunque, piuttosto presto me ne sono andato per la mia strada
solitaria. Passo a passo sono diventato l'allievo di me stesso, il padre
e il figlio di me stesso, il maestro e il discepolo di me stesso. Tutto ciò
- me ne rendo conto - costituirà un limite e una grave accusa per alcuni,
ma io faccio mia una frase del naturalista savant e amateur
Jean Henri Fabre: «L'étude solitaire a sa valeur, elle ne vous coule pas
dans un moule officiel, elle vous laisse votre pleine originalité» (Souvenirs
entomologiques, IX, 13). Altrimenti detto: «Non appartenne ad alcuna
corporazione, / restò un dilettante fino all'ultimo» (J.W. Goethe, Xenie
miti).
Enfin... m'avez-vous entendu? Oui, je suis Bouvard et je suis Pécuchet.
Bouvard et Pécuchet, c'est moi. N'est-ce pas?
Et de hoc satis.
Milano, giugno 2014
Alla fine di questo lavoro mi guardo intorno e, per quanto detto sopra,
mi rendo conto di non dover molti ringraziamenti più o meno sinceri a destra
e a manca come si usa nelle pubblicazioni di ricerca. Veramente, è stata
una lunga arrampicata "in solitaria". Però un nome devo anzitutto fare, perché
Maria Maddalena Cusati (Liceo Classico Parini di Milano) ha letto attentamente
tutto il testo, sottilmente e implacabilmente segnalandomi in vari punti
possibili migliorie, sulle quali - ça va sans dire - l'ha quasi sempre spuntata.
Poi, pur senza voler gravare nessuno della responsabilità delle tesi esposte
in questo libro (che anzi suppongo non facilmente condivisibili nel contesto
culturale attuale), ringrazio l'amico Dario Generali (ricercatore e curatore
delle Opere di Vallisneri) la cui frequentazione ha affinato la mia serietà
metodologica e sollecitato lo sviluppo a partire dal 2005 di miei lontani
interessi per le scienze della vita prima come soffocati dalla predilezione
per le cosiddette "scienze forti" (e che invero tanto forti non sempre sono);
e anche ringrazio l'agronomo Gaetano Forni per illuminanti conversazioni
sul ruolo dell' anidride carbonica e la fotosintesi.
______________________________________________________________________________
TORNA
AL FORUM DI EPISTEME
TORNA ALLA HOME PAGE