L’ALBA DEL "NUCLEARE"...
"ENRICO FERMI E I SECCHI DELLA SORA CESARINA"
di Fabio Cardone e Roberto Mignani
Ed. Di Renzo, Roma, Giugno 2000
E’ il 26 ottobre del 1935 quando viene depositato il celebre brevetto, riguardante "il processo per la produzione di sostanze radioattive, in particolare mediante il bombardamento con neutroni e anche l’aumento dell’efficienza del processo mediante il rallentamento dei neutroni grazie a urti multipli", che e’ all’origine, nel bene e nel male, dello sfruttamento dell’energia nucleare. Esso portava la firma di Enrico Fermi, Edoardo Amaldi, Bruno Pontecorvo, Franco Rasetti ed Emilio Segre’, mentre gli eventuali proventi materiali sarebbero stati divisi anche con Oscar D’Agostino (il chimico del gruppo), e Giulio Cesare Trabacchi, la "Divina Provvidenza", che aveva concesso in prestito ai "ragazzi di via Panisperna" un prezioso ed indispensabile grammo di radio. Solo pochi anni piu’ tardi, il 2 dicembre 1942, Fermi riusciva ad ottenere, nei sotterranei di uno stadio per il baseball a Chicago, la prima reazione nucleare controllata; e’ il 16 luglio 1945 quando l’improvvisa luce della prima esplosione atomica si accende nel deserto di Alamogordo.
Questo racconta, in estrema sintesi, la storia dei tentativi di applicazione pratica della famosa equazione di Einstein, contemplante la completa equivalenza tra massa ed energia, ma ci furono retroscena di questa vicenda tanto significativi quanto poco conosciuti? In che modo Fermi & C. furono condotti alla constatazione sperimentale che cambio’ il loro destino e quello del mondo intero?
In questo libro godibilissimo, scritto da due fisici, noti tra l’altro per le loro ricerche sui fondamenti e le possibili estensioni della teoria della relativita’, si ricostruisce l’ambiente umano che fece da sfondo a quei lontani avvenimenti, mostrando che gran parte del "merito" dell’importante scoperta va attribuito … alla "sora Cesarina" (la donna delle pulizie del Regio Istituto Fisico di via Panisperna!), e ai secchi d’acqua che essa nascondeva sotto il bancone su cui Pontecorvo, il "Cucciolo" del gruppo, effettuava le sue misurazioni dagli "strani" risultati. Come dire che, una volta di piu’, nella storia della scienza, gioca un ruolo importante anche il "caso": certo, esso si deve coniugare al "talento" di chi sia in grado di coglierne gli involontari suggerimenti, ma senza le sue funzioni di concreto catalizzatore delle idee, talune attivita’ di ricerca sperimentale non sarebbero coronate da successo...
Non sembra opportuno dire di piu’, per non togliere il
piacere della sorpresa, e chiudiamo quindi queste righe con un invito alla
lettura del libro, breve ma intenso, di cui diamo qui di seguito l’indice
dei capitoli:
1 - Pensieri autunnali di un fisico a fine millennio
I fisici e il metodo scientifico
2 - La ricerca della verita’
L’esperimento come interrogazione della natura
3 - Un incontro casuale
4 - Il racconto del cavalier Berardo
La ripetibilita’: l’anima del metodo scientifico
5 - I secchi della sora Cesarina
La scoperta e lo scopritore
6 - La scoperta incompresa
Fermi e la scelta di Lorentz
7 - Epilogo
(UB)