L'Invenzione di Dio

(Gianni Grana)

(http://www.ateismodigiannigrana.it/notabiobibliografica.htm)


 



Episteme non ha la presunzione di riuscire a produrre una recensione adeguata del monumentale virtual book in oggetto, ma di contribuire opportunamente alla diffusione della sua conoscenza presso un pubblico sempre maggiore di lettori, questo certamente sì.

   Abbiamo detto "monumentale", e la ragione la si comprenderà presto, quando daremo le informazioni di rito sulla struttura generale dell'opera (e si tenga conto che essa non è stata neanche portata a termine, secondo il progetto originale dell'autore, causa la sua sopravvenuta scomparsa!).

   Abbiamo anche detto libro virtuale, con la specificazione da intendersi in senso stretto, perché non solo il testo è tutto liberamente reperibile in rete (circostanza che, con la diffusione della "rete", comincia fortunatamente a capitare sempre più di frequente), ma non ha mai nemmeno conosciuto una versione a stampa, sia pure parziale, come ci avverte Gianni Grana nelle seguenti sue illuminanti righe di introduzione.
 

> Il lettore è giusto sia avvertito che questa non è un'opera di sintesi divulgativa, di semplificazione del pensiero complesso in materie tradizionali e nuove, in cui si sono impegnate generazioni di studiosi "specialisti". Questa è un'opera di ridiscussione teorica e storica interamente costruita sui libri, nel senso che, intesa a una critica radicale rispetto a una tradizione millenaria, non può che esercitarsi sui testi antichi e moderni, e dentro il quadro degli studi contemporanei. Senza la vasta trama cognitiva della precedente riflessione critica e storica, senza il vasto concorso del pensiero attivo che è cultura, questa opera non consisterebbe che di personali vaniloqui, pure ardentemente motivati ma probabilmente sterili nella loro solitudine. Per affrontare il compito grave e temibile che mi sono assunto, la destituzione di valore dei sistemi religiosi arcaici sopravviventi, il "metodo" e procedimento tecnico è obbligato dalla oggettiva esistenza di imponenti biblioteche di sostegno inter-disciplinare, indispensabili alla sopravvivenza delle "religioni storiche", e in modo supremamente massiccio del cristianesimo, cattolico e protestante. Un quadro mai concluso di verbalità mitografica ripetitiva, e di esercitazioni pseudo-critiche di ser-vizio, che sgomenta ma che è impossibile eludere e anzi è irrinunziabile come obiettivo critico della contestazione radicale progettata, da affrontare quindi con tranquilla temerità. Non altrimenti si può procedere che aggredendo le idee, le parole nei testi originari (sacri e semi-sacri), e in quelli di sostegno inesauribile remoti e attuali, nella pubblicistica, nella saggistica, nella profusione oratoria dell'ultimo secolo. Sicché questa opera progettualmente assume significato proprio dalla rappresentazione più larga dei testi specialistici di un'amplissima bibliografia, di cui qui si discute riferendone i dati pluri-disciplinari, relativi alla complessità storica e problematica necessariamente vasta di questa opera dalle arcate spaziose.
Qui dunque il lettore troverà l'informazione essenziale e la discussione critica dei temi specifici, la confutazione dei testi che ne documentano l'origine e lo sviluppo storico, l'argomentare costruttivo secondo le prospettive teoriche e storiche antropocentriche e areligiose dell'autore. Per quanto mi riguarda, da tempo io ritengo il più efficace e proficuo esercizio critico, a partire dai risultati di una tradizione di studi, la costruzione di ipotesi e tesi alternative, con la più ferma tecnica confutatoria. Sono questioni che ho avuto più occasioni di discutere largamente, a sostegno di una scepsi oppositiva che ha le più solide tradizioni antiche e moderne. Tanto più necessaria, ripeto, in un progetto culturale così ardito e impegnativo, di reiezione globale degli arcaici sistemi mito-religiosi sopravviventi, nelle istituzioni delle cosiddette "grandi religioni", e più in specifico della più nefasta tradizione di violenza e di potere assoluto, quella ecclesiastica cattolica, investita qui di una critica serrata, con le relative e possibili garanzie della cultura scientista e ateista contemporanea. Sono ricorso a volte per questo a libri otto-novecenteschi più o meno noti, sia perché su quei libri mi sono formato, sia perché li ho ritenuti significativi a diverso titolo, e utili per una più precisa informazione critica del lettore, più proficui di altri specialistici più recenti, il cui "aggiornamento" culturale è dubbio. Mi sono comunque valso con larghissima preferenza di opere tradotte, disponibili oggi o ieri nel mercato editoriale italiano o nelle maggiori biblioteche: relativamente poche volte, si vedrà, mi sono indotto a tradurre da opere attuali di lingue europee.
Passando ai dettagli linguistici, un chiarimento preventivo riguarda anzitutto qualche tratto di grafia libera dell'autore, che può apparire eterodosso, e che può essere attribuito a refusi di computer, e invece - come può osservarsi - è sistematico. Si riassume nel rifiuto delle anacronistiche tronche, anche con qualche acrobazia, e nella scrittura congiunta di lemmi monosillabici, che la pronuncia congiunge usual-mente (delresto, deltutto, nongià, senon, suttutto, benpiù, alpiù, perlopiù, dipersé, fintroppo ecc.), minime deroghe alle vetuste convenzioni, diciamo minime libertà o licenze di un autore di originaria formazione letteraria. Qualche licenza tipografica concerne in particolare la sillabazione meccanica al computer, che a volte mi sono permesso in deroga per garantire la desiderata compattezza della pagina, che il computer spesso trascura con gratuite spaziature. Ho soppresso da tempo le odiose note fuori testo, anche di sole segnalazioni bibliografiche, portate nel testo senza eccessivo disturbo, comunque minore della lettura staccata in fondo alla pagina, o peggio in fondo al libro. Per le grafie speciali (di lingua greca, ebraica, indiane) non mi ha assillato il rigore grafico, e insomma ho adottato le pure e semplici abituali trascrizioni alfabetiche, senza l'inutile sfoggio di accentazioni convenzionali, che tentano di riprodurre grafie e pronunce foniche aliene. Si vorrà scusare l'uso e forse abuso di terminologie tecniche, di neologismi e di espressioni composite, che dovrebbero denotare o qualificare aspetti culturali complessi, e sono comunque per noi strumento e vizio tecnologico non facilmente rinunziabile.
E' già scontata infine la previsione che questa opera di denuncia desacrante così determinata abbia lettori limitati, mancando qui la sigla di un editore nazionale disposto all'azzardo pubblico e alla spesa ingente della pubblicazione, della pubblicità verosimilmente clamorosa ecc. Né delresto ho nemmeno tentato l'approccio io stesso (avendo chiuso l'attività Marzorati, tradizionale editore di molta parte delle mie opere), per impazienza e infiducia, dopo l'esito delle offerte per la pubblicazione dei versi incandescenti di diomorto / uomovivo (Setup edizioni 1994, 2000). Tanto peggio nella situazione attuale di degrado etico-politico del paese in cui, regnante sempre il pontificato, nel governo "civile" non ci è risparmiato neppure l'accesso politico di ceffi patibolari. Come già per diomorto / uomovivo, ho quindi preferito attenermi alle buone regole dell'auto-editoria computerizzata. Perché nell'Europa del bimillennio ancora "cristiano", può verificarsi - come si verifica - che la cultura di opposizione laica e ateistica moderna, vittoriosa nella storia della cultura, sia soverchiata e quasi emarginata editorialmente e nei massmedia dalla più screditata e volgare sub-cultura clericale. E che addirittura essa appaia reticente e tacita, ambigua o corriva in materia di religione, per auto-censura vile di intellettuali di opinione e di cattedra, che raramente professano ateismo in sedi conviviali, ma nulla arrischiano scrivendo. Intanto la censura ecclesiastica vigila e colpisce ancora, coi suoi neppure occulti prolungamenti politici e massmediali… già sperimentati dall'autore.

   A prescindere dalle valutazioni personali dell'autore (questi ci rammenta, per qualche verso, un altro oggi scarsamente conosciuto studioso "positivista" degli inizi del XX secolo, Charles Binet-Sanglé, che produsse testi dai titoli significativi quali La folie de Jésus; Les prophétes juifs - Étude de psychologie morbide; Les lois psychophysiologiques du développement des religions; Physio-psychologie des religieuses; etc.), che sembra per esempio sottovalutare la circostanza che certi "fenomeni" originano comunque da (sono riflesso di) pulsioni metafisiche profonde, e che le religioni storiche appaiono tuttora testimoni-portatrici di valori etici positivi ed universali (cfr. la felice osservazione di Martinetti che suggella il presente volume di Episteme), non si può non riconoscere che il suo lavoro risulta in ogni caso prezioso per tutti gli interessati a tale genere di argomenti, in quanto assai ricco di notizie, citazioni, e così via. A parte ciò, non ci stancheremo mai di ripetere che, nella formulazione di giudizi (di valore e non) su questioni tanto complesse, e rilevanti, è bene tenere conto del maggior numero possibile di "punti di vista" (è per questo motivo che talvolta presentiamo, in una rivista dedicata a Cartesio, anche articoli che non sono ispirati ai criteri di una stretta "razionalità cartesiana" - o ne sono addirittura critici - oppure i cui autori aderiscono a posizioni non condivisibili; si tratta comunque sempre di scritti "singolari", interessanti, e le opinioni, le interpretazioni passano, mentre i dati, le informazioni fattuali, restano...).

   Prima di passare, come annunciato, alla presentazione analitica della struttura dell'appassionato "scettico" saggio, diamo anche, desumendole ancora una volta dal sito sopra indicato, alcune informazioni bio-bibliografiche sull'autore.

> GIANNI GRANA è nato il 1 luglio 1924 a Sannicandro Garganico (Fg), è vissuto nell'infanzia a Firenze, pochi anni a Chieti e a Venezia e per oltre mezzo secolo a Roma e nei dintorni. Laureato in lettere (1948) e in filosofia (1950) nell'università di Roma, insegnante di lettere nelle scuole medie (1948-51), dirigente statale per concorso pubblico nei Servizi editoriali e Informazioni della Presidenza del Consiglio (1951-73); libera docenza di letteratura italiana nell'università di Roma dal 1963, esercitata nell'istituto di filologia moderna diretto da Sapegno, fino al 1973. Dimissionario da tutti gli uffici istituzionali e onorevolmente pre-pensionato, da allora si è ritirato a vivere, a studiare e a scrivere fuori dalla capitale, in una raccolta "villa A" a Tor Lupara di Mentana. Ha raramente vinto qualche premio letterario a concorso. Cultore d'arte, tra il 1970 e il 1980 ha composto "immagini con cartoni e legni, metalli, vetri e altri materiali, sempre teso alla necessità labile del dire e del fare per resistere significando." Si è spento il 1 ottobre 2001 mentre stava lavorando alla stesura del volume quarto della sua ultima imponente opera. OPERE: Oltre a una grande quantità di articoli e saggi critici sparsi su riviste e giornali, Grana ha pubblicato varie Lecturae Dantis (lette alla casa di Dante in Roma, a Firenze e a Ravenna, negli anni 50-60), edite dalla SEI e da Le Monnier. Numerose e spesse monografie critiche, su Daniello Bartoli, Mazzini e la letteratura, Federico De Roberto, Giovanni Papini, Curzio Malaparte, Cesare Pavese, Adriano Tilgher critico, Mario Fubini, Emilio Villa, sono apparse nelle collane di letteratura italiana edite da Marzorati e dirette - con larghissima collaborazione di critici e storici della letteratura italiana - da Grana stesso: I contemporanei (6 volumi, 1963-74); I critici (5 volumi, 1969); Novecento (10 volumi, 1979; nuova edizione in 11 volumi, 1987-88). Ha inoltre pubblicato i seguenti libri:
John Dewey e la metodologia americana. Roma, Libreria Editrice Ricerche, 1955
Curzio Malaparte. Milano, Marzorati 1961; n. ed. Firenze, La Nuova Italia, 1968
Profili e letture di contemporanei. Milano, Marzorati, 1962
L. Pietrobono e l'allegorismo dantesco. Torino, SEI, 1962
L'iper(dis)funzione critica. Letteratura (900) e poteri istituzionali. Milano, Marzorati, 1979
Diomorto (versi a-poetici). f.c., Roma, 1980
"I Viceré" e la patologia del reale. Milano, Marzorati, 1982
La "rivoluzione fascista". Avanguardia e tradizione, la cultura e gli intellettuali nel fascismo. Milano, Marzorati, 1985
Novecento. Le avanguardie letterarie. Cultura e politica, scienza e arte della Scapigliatura alla Neo-avanguardia attraverso il Fascismo, 3 volumi, Milano, Marzorati, 1986; nuova edizione integrata, ivi, 1994
Frane e spirali del sapere. Scienze pseudo-scienze e arte di avanguardia. Milano, Marzorati, 1987
Malaparte scrittore d'Europa. Atti del convegno di Prato, coordinazione e testi di G.Grana, comune di Prato - Milano, Marzorati, 1991
Babele e il silenzio: genio "orfico" di Emilio Villa. Milano, Marzorati, 1991
Realismo e avanguardia dall'800 al 900. Milano, Marzorati, 1992
Novecento. Realismo e avanguardia. 1° "I Viceré" e la patologia del reale: l'eredità del romanzo italiano; 2° L'apoesi europea da Mallarmé a Pound: il genio orfico di Emilio Villa, nuova edizione integrata di nuovi capitoli. Milano, Marzorati, 1993
Diomorto - uomovivo/uomosolo. (versi a-poematici). Roma, Setup edizioni, 1994

L'Invenzione di Dio - Opera in quattro volumi (il IV volume è rimasto purtroppo nel mondo delle idee e dei propositi, ma aveva già una sua precisa identità)

Vol. I
Preavvisi tecnici - Introduzione: la parola è solo il verbo dell'uomo

Parte prima. - Discussione teorica sulla genesi della religione
Il sacro e il potere strumenti di dominio
Sociologi avversi su "l'eclissi del sacro"
L'origine arcaica delle religioni
Sociologia e religione (Durkheim)
La "mentalità primitiva" (Lévy-Bruhl)
Magìa e religione (Frazer)
Psicologia infantile (Piaget) e psicologia primitiva
La "divinità" e la nascita della religione (Malinowski)
La "fenomenologia della religione" e la regalità sacrale
L'Essere supremo e l'adorazione del cielo (Pettazzoni)
Gli inventori arcaici di riti e miti del sogno
Eliade e l' "eterno ritorno"
La discussione su mito e linguaggio, da Vico a Cassirer e oltre
Jung mitologo archetipico antimoderno e antiscientista
Storia e significato del simbolo nella cultura europea del 900
La "Tradizione" arcaica, da Guénon e Evola a de Santillana
Le varie forme della esperienza religiosa (W.James)
La psicologia dei fenomeni religiosi di J.H.Leuba
Teologia e psicologia
L'avvenire della religione

Parte seconda. - Le ascesi mistiche nelle antiche religioni poli-enoteistiche dell'Oriente
Psico-patologia e prodigi magici nello "sciamanismo" universale
Le più antiche "scritture sacre" sumeriche, egiziane e indiane
La divinità del potere: le religioni mesopotamica e egizia
Divagazioni fantasiose su La teocrazia faraonica e la "scienza sacra"
La tradizione mistica iranica, da Zarathustra al sufismo islamico
Il rigetto dell'uomo nelle religioni pan-enteistiche indiane
Ramakrisna psichiatricamente "pazzo di Dio"
Buddhismo ateista e jainismo materialista
La tecnica auto-repressiva yoga: "immortalità e libertà" mistificate
Buddhismo reazionario e antiscientismo yoga (Conze)
Sacralità del sesso e riscatto corporeo nel "tantrismo" indiano
L'insana ascesi deificante nelle religioni dell'estremo Oriente
Mo-Ti (V sec. a.C.) e l'amore universale per utilità sociale
Suzuki e il calvario dell'ascesi nel buddhismo zen
La straniazione demenziale dei koan
L'immaginario "Tao della fisica" (F.Capra)
Impegno etico-civile e laicità di Confucio
Le sorgenti psico-profonde delle mistiche orientali (Jung)
Jung pastore e medico di anime
L'anomalia storica unica di Israele
Mosè e l'esodo ebraico nella Bibbia
L'egiziano Mosè e il monoteismo giudaico
Oriente e Occidente (cristiano) a confronto oggi
La genesi psico-analitica delle religioni nell'ateismo di Freud

Vol. II

Parte prima. - La civiltà politeistica greco-romana, senza dogmi e senza chiese
La Natura, la Ragione, la Parola, l'Eros, il Diritto, la Storia: valori per la "cultura dell'uomo", nelle civiltà politeistiche greco-romane
Pre-discussione storico-teorica sul politeismo greco-romano
Religione e Stato negli ordinamenti civili greci e romani
Gli dèi dell'antica Grecia (W.F. Otto), interpretati da poeti e filosofi
L'anima e l'oltretomba ellenici, nella tradizione dei "misteri"
La physis ellenica dai "fisici" ionici all'atomismo
Il grande V secolo, da Empedocle a Democrito
La critica della religione popolare, da Senofane a Eraclito
La moderna "rivoluzione culturale" dei Sofisti
Socrate e la coscienza critica: Socrate falsificato
Platone desacrato nella sua "opera aperta" logico-dialogica
L'ipoteca cristiana nella lunga tradizione neo-platonica
Il primo Aristotele segreto e balenante, platonico e teologale
L' Aristotele perduto e ritrovato, da Bignone a During
"Rivoluzione" epistemica nella "filosofia naturale" di Epicuro
Un "sistema della natura" ateistico nel poema di Lucrezio
Lo scetticismo critico nell' Accademia platonica
L'universo divino e il Logos nello stoicismo greco
Una morale borghese di Epitteto e i Pensieri di Marco Aurelio
Umanesimo stoico e virtus nell'ellenismo romano: Cicerone
Seneca eroe tragico tra etica e politica
Mediatori di culture ellenistici: Filone ebreo alessandrino
Il greco Plutarco anticipatore e la philanthropìa

Parte seconda. - L'ellenismo e la "resistenza pagana" all'avvento del Cristianesimo
Mito e realtà del cristianesimo delle "origini" nella cultura ellenistica:
scontro di civiltà, resistenza e "fine del paganesimo"
La coeva deificazione ellenistica del Buddha e del Cristo
Storicità e mito del "profeta" Gesù Cristo crocifisso
Gesù ebreo e Gesù visto da ebrei: il giudeo-cristianesimo
Paolo inventore e predicatore del "Cristo Nostro Signore"
Il quarto vangelo e il Logos destituito nel "Verbo Divino"
La "escatologia della salvezza" e l' Apocalisse cristiana
"Scontro" epico dell'impero con le sètte cristiane delle origini
La beatificante "conversione" cristiana
Il "martirologio" cristiano e i falsi della fede
La Gnosi ellenistica, il dogma cristiano e le prime "eresie"
"Fortuna" infortunata degli gnostici (Harnack)
La "falsa gnosi" punita da Marcione, rifondatore ecclesiale
Ireneo implacabile eresiologo e i vangeli "apocrifi"
La confutazione globale anti-cristiana di Celso in Origene
Neo-pitagorismo e neo-platonismo a difesa del politeismo
Plotino e l'ultima sintesi mistico-razionale greca
La "resistenza ellenistica" dei filosofi neoplatonici
Filologia e critica biblica anti-cristiana di Porfirio
Santo Costantino liberatore della chiesa
Rifondazione politeistica di Giuliano imperatore
Distruzione decretata e "fine del paganesimo"

Vol. III

Parte prima. - Durata della civiltà teocratica cristiana, dal Medioevo alla Riforma
Dominio millenario della civiltà teocratica cristiana nell' Europa "guida" dell' Occidente
Nietzsche "profeta" moderno dell'eclisse del cristianesimo
L' "anima magica" delle religioni monoteistiche (Spengler)
Qumran: conferma storica di Gesù; aspirante Cristo-Re?
Le sacre frodi costitutive della "essenza del cristianesimo"
Gesù superuomo e il mito delle "origini" cristiane (Harnack)
Conflitti di "essenze", da Loisy agli ultimi retori ecclesiastici
La chiesa dell'amore profuso, eros e agàpe infiniti
La sessuofobia cattolica degli erotòmani "vergini"
I manipolatori discordi del Dio sconosciuto
L'invenzione del "divino" nelle chiese delle "origini"
Dallo gnosticismo ellenistico alla "nuova gnosi"
Tertulliano apologista e fiero eresiologo eretico
L'elaborazione teologica del sistema cristologico
Poli-monoteismo e politica imperiale ecclesiastica
La chiesa ecclesiologica "luogo dello spirito" santo
Misera storia di "papi" in rissa nella "Roma eterna"
Divine promesse e minacce dell' Aldilà cristiano
La tradizione dei "viaggi dell'anima" nell'oltremondo
La rete sacramentale per la magica possessione dell'uomo
Aspra lotta per la trinità del Dio unico: l'eresia ariana
"Spiritualità" indiavolata del monachesimo cristiano
Girolamo asceta della lussuria e dell'infuriata
La "cultura monastica" come "cultura umanistica"
La "filosofia patristica" e la nuova scienza teo-cristica
Agostino "platonico", fra eros mistico e libido anti-eretica
Pelagio e i pelagiani: "libero arbitrio" e "grazia di Dio"
Lo scontro infinito con Giuliano vescovo oppositore
Santo Agostino teosofo della storia e la fine della storia

Parte seconda. - Le sublimazioni psicotiche e diaboliche della mistica cattolica
Il "Medioevo", èra storica millenaria del "sacro", nella gloria della "civiltà cattolica" che perdura
Oscura nascita e formazione della "Europa cristiana"
Il "sacro romano impero" cristiano millenario
L'impero teocratico bizzantino e la "Ortodossia"
La società feudale modello reale della "società cristiana"
La cristianizzazione totalitaria della cultura
Santo Boezio ultimo filosofo, martire del potere
Gotescalco e Scoto Eriugena monaci e teologi eterodossi
L'islamismo conquistatore e le sante crociate cristiane
Le conquiste del Santo Sepolcro e i "guerrieri di Cristo"
Ragione e fede, da Anselmo a Abelardo e Bernardo antagonisti
Scacco del filosofo eretico dannato dal monaco matto
Fioco "illuminismo" medioevale: la scuola di Chartres
Averroè e l'averroismo latino: Federico II anticristo
Riformatori e eresie popolari: le rivolte anti-ecclesiastiche
Il "mistero del Graal" e la distruzione dei Templari
Francesco di Assisi monaco "laico" e il francescanesimo
Gioacchino da Fiore e il gioachimismo di "Dante profeta"
I due "dottori" del XIII secolo: Bonaventura e Tommaso
Summae e tomismo: le cattedrali della "filosofia cattolica"
La frateria oppositiva, da R. Bacone a Guglielmo di Ockam
La "Santa Inquisizione" terroristica della "chiesa cattolica"

Parte terza. - Le sublimazioni psicotiche e diaboliche cristiane, nella mistica erotica del Dio-Cristo amante
La mistica universale mistificata come "filosofia perenne"
I fenomeni mistici "inconsci", fra spiritualismo e spiritismo
Le tecniche della "meditazione" e della "contemplazione"
La discussione su psichiatria e mistica: la folle di Janet
Droghe chimiche e psichiche: la mistica come droga
L'eros nell'esperienza mistica e la sessuomania ecclesiale
Florilegio della mistica del deliri cristo-pàtici
La Imitazione di Cristo e gli Esercizi spirituali
La "nuova" mistica cattolica della controriforma
La schiera dei "santi" e "beati" stigmatici del Cristo
Altitudini mistiche e psichiatriche di Teresa de Avila
Il sacro dilemma medioevale: "santa o strega"?
L'estasi e il nulla: i risvolti funzionali dell'ascesi mistica
I diavoli nel convento di Loudun e i loro màrtiri psicotici
L'amore analfabeta, da Caterina da Siena a Teresa di Lisieux
La costruzione ecclesiastica della "santità" dottorale
La diabologia del diabolico esorcista vaticano

Vol. IV (incompiuto)
La contrastata emancipazione laica e secolare, scientifica e ateistica della cultura moderna, nella civiltà permanente della controriforma cattolica