I programmi e le idee
La campagna per il prossimo importante appuntamento elettorale del 2001 e' gia' cominciata con grande clamore, e da entrambi i campi ci si compiace della propria "concretezza", chiedendo che il confronto avvenga sui PROGRAMMI. Peccato che i contendenti (quasi certamente inconsapevoli seguaci di David Hume, e della sua insensata scissione dell'etica dalla metafisica, del "dovere" dall'"essere") non si rendano conto che, invece, ogni "azione" e' conseguenza di "idee", e che sarebbe al contrario assai preferibile illustrare i "principi" che animano una determinata volonta' di fare politica, di essere prescelti alla guida del paese.
Tra i "programmi" dell'Ulivo non c'erano la decisione di aiutare a bombardare la Jugoslavia (ovvero, di "obbedire agli ordini" a tutti i costi), o di sconvolgere dalle fondamenta l'assetto dell'universita', etc., sarebbe forse stato meglio poter verificare a posteriori la coerenza di certe scelte all'interno di un "sistema di valori", concetto di cui non si parla forse perche' neppure si sa piu' cosa sia...
(UB, 30 settembre 2000)