A proposito dell'attentato di via Tomacelli:

un "Dissenso" contro me stesso…

 

Amici mi informano subito dell'attentato di ieri a via Tomacelli contro la sede de "Il Manifesto", sottolineando che questa volta non ci sono dubbi sul suo esecutore, un estremista di destra collegato a gruppi integralisti cattolici. Inoltre, questi sembra essere stato tra i partecipanti alla manifestazione in favore di Haider, dei quali avevo appena scritto che si comportavano "all'apparenza almeno in modo del tutto pacifico".

Non so cosa dire, se non ammettere il mio smarrimento concettuale e morale, e riconoscere che, se non si fosse preso con le mani nel sacco questo sciagurato Insabato, avrei certo sostenuto l'ipotesi che simili attentati, che servono molto piu' la causa opposta a quella di certa "destra", sono organizzati ad arte proprio da chi vuole poi farsi compiangere, e recuperare cosi' terreno politico. Questo e' uno dei rari casi invece in cui c'e' assoluta certezza, almeno su una parte dell'evento, e mi chiedo quale demenza possa avere mai portato per esempio ad associare Cristo e le bombe, tanto piu' contro un giornale che si oppone (sia pure per motivi diversi da quelli in questo sito sovente illustrati) ai tentativi del grande capitalismo internazionale di cancellare ogni identita' nazionale*.

Spero naturalmente che si faccia chiarezza su tutti gli aspetti del caso (Come ha fatto l'attentatore a confezionare la bomba? Chi l'ha aiutato? etc.), ma confesso la grave "sconfitta": certi avvenimenti fanno davvero pensare che ci siano troppi "pazzi" in giro, e che darsi da fare per il miglioramento del genere umano sia un'impresa piu' che disperata inutile…

 

* Per colmo di incoerenza, alcune immagini di un telegiornale mostrano appese sui muri della camera dell'Insabato alcune scritte contro l'aggressione della NATO alla Serbia, che anche "Il Manifesto" non aveva certo approvato, mah…

 

(UB, 23.12.00)